L'ufficio del revisore dei conti emette un severo monito al governo per l'utilizzo delle future condizioni di concessione stradale per altri scopi.

L'ufficio del controllore generale (CGR) ha appena emesso un forte avvertimento al governo in merito ai gravi rischi per la nazione derivanti dall'utilizzo dei futuri fondi stanziati per le concessioni autostradali 4G e 5G per scopi diversi dallo sviluppo di questi progetti, come ha ripetutamente affermato il presidente Gustavo Petro.
In una lettera di 17 pagine indirizzata ai ministri dei Trasporti María Fernanda Rojas, delle Finanze Germán Ávila Plazas e del governo Oscar Javier Torres, presidente dell'Agenzia nazionale per le infrastrutture (ANI), l'organismo di controllo sottolinea con enfasi l'impatto negativo che si genererebbe sui beni o sugli interessi patrimoniali della nazione, mentre la nazione sarebbe esposta a cause legali multimilionarie sia per l'utilizzo di periodi futuri registrati nei beni autonomi per altri scopi, sia per l'interruzione del trasferimento annuale di tali risorse come concordato .
Il presidente Gustavo Petro ha ribadito la sua idea di utilizzare le risorse stanziate dal Paese per lo sviluppo delle concessioni stradali 4G e 5G, ancora in sospeso presso alcune società fiduciarie, per promuovere programmi come quello di vaccinazione contro la febbre gialla.
Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri trasmessa in televisione il 21 aprile, il presidente ha affermato che sono disponibili 8 miliardi di pesos in fondi fiduciari che potrebbero essere utilizzati per acquistare i vaccini necessari per vaccinare almeno 9,6 milioni di persone nelle aree ad alto o altissimo rischio, nonché per rafforzare la capacità ospedaliera, come fatto durante la pandemia di COVID-19.
"Quei soldi vengono messi da parte quando ne abbiamo bisogno, e non li usano perché non stanno costruendo le strade. Quindi abbiamo una delle più grandi ingiustizie fiscali e fiscali del Paese", dichiarò il Presidente all'epoca.

Consiglio dei Ministri la sera di martedì 4 febbraio 2025. Foto: Archivio privato
Nella sua analisi delle conseguenze per la nazione derivanti dal continuare a utilizzare le risorse dell'anno fiscale futuro per altri scopi, l'ufficio del revisore dei conti ha individuato diversi rischi contrattuali e finanziari che possono essere evitati se il governo rispetta le normative vigenti in merito a questi impegni e i termini e le condizioni ivi concordati.
E l'organismo di vigilanza ne informa il governo. Ad esempio, avverte che, poiché i contratti di concessione stradale di iniziativa pubblica firmati dall'ANI (4G o 5G) prevedono, come obbligo per la Nazione e l'agenzia, un contributo annuale per i periodi futuri, il mancato rispetto di tale obbligo "potrebbe comportare l'obbligo di pagare al concessionario un ritardo nel pagamento e/o interessi non inclusi nella struttura finanziaria del progetto stradale".
Avverte inoltre che ciò potrebbe comportare una violazione del contratto da parte della Nazione e/o dell'ANI, con conseguenti pesanti cause legali a loro carico.

Unità Funzionale 5 di Pacífico 3 Foto: Concessione Pacífico Tres
L'ufficio del revisore dei conti dimostra inoltre che, poiché il contributo dei periodi futuri non è condizionato allo stato e/o all'avanzamento del progetto e/o del contratto di concessione, la Nazione o l'ANI non possono interrompere il versamento dei contributi per i periodi futuri se ritengono che il progetto non stia procedendo come previsto.
In tal caso, spiega l'ente, potrebbe concretizzarsi "il rischio di inadempimento contrattuale" da parte di queste società, con conseguenti azioni legali di notevole entità nei loro confronti. Chiarisce inoltre che: "In caso di ritardi o inadempimenti da parte del concessionario, il contratto di concessione stesso stabilisce in modo chiaro ed esplicito le relative misure coercitive e/o punitive".
Risorse prelevate Ad esempio, riferendosi specificamente alle risorse dei periodi che la Nazione ha già destinato alle concessioni stradali e che attualmente si trovano in diversi patrimoni autonomi senza esecuzione, a causa di problemi sorti nell'avanzamento dei lavori, come la mancanza di licenze ambientali o di consultazioni con le comunità, tra gli altri fattori, come hanno fatto sapere in ripetute occasioni i concessionari, la Corte dei Conti ha riscontrato anche diversi rischi che potrebbero verificarsi.
Ha ribadito che, poiché questi fondi hanno uno scopo specifico concordato nel contratto di concessione, "se venisse ordinato unilateralmente di utilizzarli per altri scopi, verrebbero violate le norme legali e di bilancio", il che potrebbe portare a cause legali multimilionarie contro la nazione.
I progetti infrastrutturali stradali (4G e 5G) previsti da questo modello (concessioni) non possono essere lasciati senza sostegno per la loro realizzazione, a causa delle gravissime conseguenze economiche che ne deriverebbero."
Nonostante questi severi avvertimenti, l'organismo di vigilanza chiarisce che il profilo dei futuri contributi nazionali concordati per un contratto di concessione stradale può essere modificato, ma ciò deve derivare da un "accordo debitamente autenticato tra le parti firmatarie del contratto". A tal fine, è necessario soddisfare i requisiti e le approvazioni del Conpes (Consiglio Nazionale per le Politiche Economiche e Sociali), del Confis (Consiglio Superiore per le Politiche Fiscali) e del Dipartimento di Pianificazione Nazionale (DNP).
Nello stesso documento, l'Ufficio del Controllore Generale sottolinea l'importanza di queste risorse per lo sviluppo delle concessioni stradali 4G e 5G e di questi progetti per il Paese nell'ambito di questo modello economico. Pertanto, ritiene che questi "non possano essere lasciati senza sostegno finanziario per la loro realizzazione a causa delle gravissime conseguenze economiche" sopra descritte.
A questo proposito, ha sollecitato i Ministeri dei Trasporti e delle Finanze, nonché l'Agenzia nazionale per il rinnovamento nazionale (ANI), a valutare l'adozione delle misure che ritengono appropriate per impedire che si concretizzino i danni causati dai rischi delineati nel presente avviso, ha affermato l'organismo di controllo pubblico.
Una copia della lettera di avvertimento è stata inviata, tra gli altri, anche alla Presidenza della Repubblica e all'Ufficio del Controllore per il Settore delle Infrastrutture.
eltiempo