Nicusor Dan viene proclamato presidente della Romania dopo aver sconfitto George Simion

Il secondo turno delle elezioni in Romania ha prodotto una sorpresa: Daniel Dan, attuale sindaco di Bucarest e candidato filoeuropeo a favore degli aiuti all'Ucraina, si è dichiarato presidente del Paese con il 54,03% dei voti. Tutto questo dopo un primo turno in cui Nicolae Simion, il candidato filo-Trump e anti-europeo, ha vinto con il 41% dei voti.
Dan ha così sconfitto il candidato di estrema destra George Simion (45,97%, 4.373.057 voti, di cui 141.142 dall'estero) e l'Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR), con 5.140.343 voti , di cui 111.876 dall'estero. "Una comunità che vuole ridurre la corruzione e creare un ambiente economico prospero per i rumeni. Una comunità che vuole una società di dialogo, non una società di odio. Voglio ringraziare le decine di migliaia di rumeni che hanno lottato nelle ultime settimane per un'idea. Hanno dimostrato la forza impressionante della società rumena, ben al di sopra del livello di dibattito in questo Paese", sono state le prime parole di Dan dopo la sua vittoria al Parco Cismigiu di Bucarest.
Dan sostiene quindi la necessità di "combattere per una Romania, non per due Romania". "Poniamo le basi per una società sana e riequilibramo l'economia. Vi prego di avere speranza e pazienza. Oggi è un giorno per tutti. Da domani inizieremo a ricostruire la Romania insieme."
Nonostante la sconfitta, Simion si è subito dichiarato vincitore, sostenendo di aver ottenuto una "netta vittoria" con oltre 400.000 voti di vantaggio su Dan. "C'è chi ha già iniziato a formare un governo alle vostre spalle. Non glielo permetteremo in nessuna circostanza, in nessun caso. La guerra tra rumeni deve finire. Non importa da che parte si sia schierato ognuno. Questa è la democrazia. Uniamo le forze e superiamo tutti i problemi", ha affermato. Simion ha inoltre evidenziato l'economia come uno dei suoi principali ambiti di intervento. "Metteremo al centro il popolo romeno che lavora, che produce, che paga le tasse nel nostro Paese. Sosterremo le famiglie e lotteremo per coloro che vogliono crescere i propri figli in Romania", ha promesso.
Le elezioni, tenutesi anch'esse oggi, hanno definito la politica estera della Romania e il suo ruolo nell'Unione Europea e nella NATO per i prossimi anni.
E le proposte dei due candidati erano totalmente diverse. Da un lato, Simion si oppone agli aiuti militari all'Ucraina, è critico nei confronti della leadership dell'Unione Europea e afferma di essere allineato al movimento Make America Great Again del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Da parte sua, Dan, il candidato già vincitore, è un convinto sostenitore dell'UE e della NATO e sostiene che il sostegno della Romania all'Ucraina è fondamentale per la sua sicurezza di fronte alla crescente minaccia russa.
eleconomista