Per dare impulso alla riforma fiscale è necessario cambiare il modo in cui si parla di tasse.

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Per dare impulso alla riforma fiscale è necessario cambiare il modo in cui si parla di tasse.

Per dare impulso alla riforma fiscale è necessario cambiare il modo in cui si parla di tasse.

Considerata la necessità di aumentare le entrate pubbliche e lo stigma che circonda il pagamento delle tasse, diversi esperti in materia hanno sottolineato la necessità di cambiare la narrativa che le circonda, al fine di promuovere una riforma fiscale progressiva.

Mónica Unda, ricercatrice presso l'Università della California del Sud, ha sottolineato durante la sua partecipazione all'evento "Giustizia fiscale, una questione femminile" che per promuovere la riforma fiscale è necessario non solo giustificarla, ma anche cambiare la narrativa che circonda la questione delle tasse, in modo che i contribuenti possano considerare le modifiche alle leggi come "giuste".

Pertanto, oltre a spiegare i possibili risultati della riforma, è necessario comunicarne i benefici per contribuire alla giustizia fiscale.

"È importante che i contribuenti considerino ogni modifica fiscale come equa... è un dato di fatto che la maggior parte dei contribuenti ritiene giusto che tutti paghiamo le tasse come dovremmo", ha affermato.

Da parte sua, Alejandra Macías, direttrice generale del Centro per la ricerca economica e di bilancio (CIEP), ha sottolineato che la riforma fiscale deve tenere conto di tutte le transizioni che il Paese sta attraversando, come quella demografica, energetica e tecnologica, tra le altre.

Le prospettive di fatturato

Alejandra Macías ha ricordato che, sebbene negli ultimi anni le entrate fiscali siano aumentate, la situazione è diversa per quanto riguarda il petrolio, a causa del calo dei prezzi del petrolio.

"Quello che abbiamo è una proiezione piatta, ed è per questo che dobbiamo apportare dei cambiamenti... dobbiamo almeno discutere di cambiamenti sostanziali alla nostra struttura fiscale e ridurre l'evasione e l'elusione fiscale", ha affermato.

Inoltre, Alice Krauzer, ricercatrice presso il Colegio de México, ha sottolineato che in Messico non esiste un'imposta federale sul patrimonio o sulla fortuna, il che è problematico perché impedisce agli individui con redditi più alti di contribuire maggiormente al tesoro e, quindi, alla spesa pubblica.

"Gran parte dell'evasione e dell'elusione fiscale nel Paese avviene tra le persone con redditi elevati", ha aggiunto.

Da parte sua, Estefanía Vela, direttrice esecutiva di Intersecta, ha spiegato che l'attuale sistema fiscale è ingiusto perché avvantaggia pochi, per cui è evidente che è necessaria una riforma fiscale progressiva.

"Ci sono molte narrazioni da sbrogliare per dare il nostro contributo, ma la cosa importante è anche vedere come contribuiamo, lavorando allo stesso tempo per smantellare le narrazioni e gli interessi che potrebbero opporsi (a una riforma)".

Secondo i dati del Ministero delle Finanze e del Credito Pubblico (SHCP), alla fine dello scorso anno le entrate pubbliche rappresentavano il 16,3% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Pertanto, le entrate fiscali rappresentavano il 14,6% del PIL, mentre le entrate petrolifere rappresentavano solo lo 0,6%.

Per quanto riguarda la spesa, entro la fine del 2024 questa rappresentava il 27% del PIL.

Eleconomista

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