La relazione legale del consiglio comunale di Vigo chiede alla FIFA di includere l'evento come città ospitante della Coppa del Mondo, dopo la manipolazione delle sedi.

La relazione legale commissionata dal Consiglio comunale di Vigo per analizzare la manipolazione delle sedi dei Mondiali del 2030 conclude che "è stato violato il principio di obiettività" nel processo che ha escluso la città galiziana e chiede alla FIFA di includere Vigo in sostituzione di Malaga, che ha appena presentato le sue dimissioni.
L'analisi, elaborata dalla società Montero Aramburu, analizza la manipolazione del punteggio, rivelata da EL MUNDO, che ha portato all'esclusione in extremis del Vigo a favore dello stadio Anoeta di San Sebastián.
Lo scandalo portò alle dimissioni di María Tato , responsabile della candidatura alla Coppa del Mondo, dopo che si scoprì che aveva alterato le valutazioni all'insaputa del resto della sua squadra.
Tuttavia, il rapporto sconsiglia di ricorrere a procedimenti penali, poiché ciò potrebbe ostacolare la candidatura di Vigo a ospitare la Coppa del Mondo. Propone invece di sollecitare la Federazione calcistica spagnola (RFEF) a chiedere alla FIFA di sostituire Vigo con Malaga, dopo la decisione della città di ospitare il torneo.
«Bisogna dare priorità a un clima di collaborazione e dialogo istituzionale», conclude la sentenza a cui il sindaco Abel Caballero ha rinviato la decisione di portare il caso in tribunale.
Per questo motivo, raccomanda anche di inviare una lettera direttamente al presidente della FIFA chiedendo l'inclusione di Vigo in seguito agli "strani eventi" che hanno portato alla modifica dei punteggi e al già citato ritiro della città andalusa.
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