La Cina deve essere frenata: Canaco chiede dazi severi sui prodotti asiatici

CITTÀ DEL MESSICO (El Universal). — Vicente Gutiérrez Camposeco, presidente della Camera nazionale di commercio, servizi e turismo di Città del Messico (Canaco CDMX), ha avvertito che le azioni attuate finora per impedire l’ingresso di prodotti asiatici nel Paese sono “insufficienti”, nonostante le centinaia di operazioni realizzate.

"La loro invasione del Paese continua", ha affermato il leader imprenditoriale, che ha proposto misure più severe contro le importazioni dalla Cina, tra cui tariffe fino al 100% anche sulle automobili e sui veicoli in generale provenienti da quella nazione.

"Non possiamo permettere che questa invasione continui e che il Messico resti a guardare mentre colpisce i consumatori del nostro Paese e danneggia gravemente settori importanti, con il rischio di ulteriori perdite di posti di lavoro", ha affermato il dirigente.

Gutiérrez ha denunciato le nuove strategie volte a presentare prodotti cinesi come se fossero messicani, sostituendo le etichette di origine con altre che riportano la dicitura "Made in Mexico".

Ha sottolineato che i commercianti formali sono "a favore della concorrenza, ma di una concorrenza legale, formale e leale. Non dobbiamo permettere che il Messico diventi una discarica per prodotti cinesi che danneggiano chiaramente le aziende nazionali e ingannano i consumatori con beni a basso prezzo e di bassa qualità".

Ha insistito sul fatto che le operazioni svolte dalle autorità sono state insufficienti e ha esortato le stesse a rafforzare urgentemente tali misure.