La verifica dei fondi federali è di esclusiva responsabilità dell'Ufficio superiore di revisione contabile della Federazione.

Dal 12 giugno 2024, con voto unanime, la Corte Suprema di Giustizia della Nazione (SCJN) ha emesso una sentenza che risolve l'amparo diretto in esame (6491/2023), in cui si stabilisce che il potere di controllo delle risorse di origine federale spetta esclusivamente alla Corte Superiore di Controllo della Federazione (ASF), ai sensi di quanto disposto dall'articolo 124 della Costituzione, il quale indica che i poteri che non sono espressamente conferiti da questa Costituzione ai funzionari federali si intendono riservati agli Stati o a Città del Messico nell'ambito delle rispettive competenze.
Pertanto, sebbene le risorse siano inviate agli stati tramite le Segreterie delle Finanze, ai sensi della Legge di coordinamento fiscale, non diventano risorse statali e pertanto l'autorità di controllo spetta esclusivamente all'ASF, secondo questa giurisprudenza, che consente a qualsiasi ente, come i comuni, di fare affidamento sulle osservazioni formulate dall'organismo di controllo dello stato in questione, in genere gli Uffici superiori di controllo dello Stato.
Quanto sopra significa che la revisione e l'osservazione delle risorse federali assegnate ai comuni dalla Sezione 28, vale a dire le partecipazioni, i contributi a Fortamun e alla Sezione 33 (FAISMUN), il Fondo per le infrastrutture sociali comunali, tra gli altri, non sono di competenza degli enti di revisione contabile dello Stato, bensì dell'ASF.
I fatti della risoluzione della SCJN sul processo di amparo diretto (6491/2023), dettagliati in sintesi, secondo cui una persona ha intentato un processo di amparo diretto contro la risoluzione emessa dal Tribunale specializzato in responsabilità amministrativa del Tribunale amministrativo della magistratura dello Stato del Chiapas, con la quale è stata dichiarata responsabile di aver commesso il grave illecito amministrativo relativo all'uso improprio di risorse pubbliche.
Tuttavia, la Corte collegiale ha stabilito che non era corretto da parte della parte responsabile convalidare la giurisdizione dell'autorità locale di controllare le risorse federali e, pertanto, ha concesso l'ingiunzione, che ha motivato la terza parte interessata a presentare il ricorso di cui sopra, che la SCJN ha risolto il 12 giugno 2024.
La SCJN ha applicato il seguente criterio all'autorità statale del Chiapas: "Infine, l'appellante non ha ragione nel sostenere che i contributi federali versati allo Stato diventano parte delle sue risorse e, pertanto, che ciò autorizza l'autorità di controllo statale a supervisionare e rivedere i conti pubblici e a indagare e sanzionare la loro gestione impropria".
Nel caso di entità come Durango, proprio il 18 luglio scorso, il Congresso dello Stato ha riferito di aver ricevuto, tramite la Commissione Finanze, Bilancio e Conti Pubblici, i Rapporti sui Risultati dei Conti Pubblici dai 39 comuni, agenzie autonome e dal Governo dello Stato per l'anno fiscale 2024.
La presentazione ufficiale dei documenti digitali è stata effettuata dalla Revisore dei Conti dello Stato, Diana Gabriela Gaitán Garza, alla presidente della Commissione, Rocío Rebollo Mendoza, ai legislatori e al Segretario Generale del Congresso, David Enríquez Díaz.
La Commissione Finanze sarà incaricata di esaminarli e di esprimere un parere entro il 31 ottobre di quest'anno, prima di votarli in sessione plenaria.
Infine, potrebbe esserci una contraddizione tra le determinazioni prese dalla SCJN e dall'ASED, poiché quest'ultimo ente locale menziona ancora sul suo sito web ufficiale che tra i suoi poteri c'è quello di supervisionare la gestione, la custodia e l'applicazione delle risorse, "comprese le risorse di origine federale, ove opportuno, attraverso relazioni da presentare nei termini previsti dalla legge, inoltre può richiedere ai soggetti di supervisione di procedere, di rivedere i concetti che ritiene pertinenti e di presentargli una relazione, di consegnare le relazioni del risultato della revisione dei conti pubblici, all'Onorevole Congresso dello Stato, nei termini stabiliti dalla legge."
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