Marcia per Marco Adriel a Durango; il giovane è scomparso da una settimana

Un folto gruppo di persone, tra cui bambini, giovani e adulti, ha marciato per le strade di Durango per chiedere il ritorno di Marco Adriel Delgado Delgado, un giovane scomparso da domenica 1° giugno. La mobilitazione è stata guidata dalla sua famiglia, accompagnata da amici, conoscenti e cittadini solidali.
Durante la marcia, i partecipanti hanno chiesto alle autorità di localizzare non solo Marco Adriel, ma anche tutte le persone scomparse nello Stato. Al gruppo si sono uniti i familiari di altre persone scomparse, che portavano striscioni, striscioni e magliette con i moduli di ricerca per i loro cari.
Nel caso di Adriel, i suoi genitori, amici e parenti indossavano magliette con la sua foto e i suoi recapiti, oltre a striscioni che pubblicizzavano le sue informazioni ricercate. Secondo i loro racconti, il ventunenne è stato prelevato con la forza davanti alla madre e ad altri parenti, senza che questi potessero intervenire.
La manifestazione ha anche espresso crescente preoccupazione per i recenti casi di giovani scomparsi a Durango. Diversi partecipanti hanno osservato che "questo non è normale e non dovrebbe essere normalizzato". Durante la marcia, si sono sentiti cori come "Non siamo lo Stato più sicuro", "Non sei solo", "Fai il tuo lavoro", "Giustizia, giustizia, giustizia" e "Ti troveremo, ti troveremo".
Tra coloro che si sono uniti al contingente c'era Josseline Díaz, che sta cercando il fratello Carlos Adán Díaz Maldonado, scomparso dal 24 dicembre nel quartiere di Obrera. Durante la marcia, ha ribadito il suo impegno a proseguire la ricerca, ha chiesto empatia al pubblico e ha esortato la gente a non fare speculazioni sulla vita o sulla sorte del giovane scomparso.
Hanno partecipato anche i familiari di Jorge Juárez Calderón e Silviano Hernández Esquivel, scomparsi mentre si recavano a Sinaloa per recuperare il corpo di un parente. Non si hanno ancora informazioni sulla loro sorte.
Il contingente è partito dall'angolo tra Miguel de Cervantes e Avenida 20 de Noviembre. Ha marciato lungo questa strada principale fino a raggiungere Calle Constitución, ha proseguito lungo Calle 5 de Febrero e si è concluso in Plaza IV Centenario, di fronte al Museo Francisco Villa. Lì, ha fatto l'appello dei nomi delle persone scomparse e ha continuato a gridare giustizia.
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