Albares avverte Israele: la Spagna reagirà se violerà la libertà di movimento della flottiglia.

Il ministro degli Affari esteri, dell'Unione europea e della cooperazione, José Manuel Albares, ha avvertito il governo israeliano che reagirà "a qualsiasi atto" che violi la libertà di movimento, di espressione e il diritto internazionale da parte della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza.
In una dichiarazione, il governo ha respinto le "minacce" di Israele e ha ribadito che la Spagna offrirà "piena protezione diplomatica e consolare" alla flottiglia, che, ha osservato il ministro, è una "iniziativa della società civile" di "natura pacifica e umanitaria".
Il Ministero degli Esteri israeliano ha avvertito la Global Sumud Flotilla, accusata di essere al servizio del Movimento di resistenza islamico (Hamas), che non consentirà ad alcuna nave di entrare in "una zona di combattimento attiva" o di "violare un blocco navale legale".
"Non accetto le minacce di Israele e non accetterò alcuna azione contraria al diritto internazionale", afferma Albares.In una successiva intervista a Canal 24 horas, riportata da Europa Press, Albares ha ribadito il suo monito. "Non accetto le minacce di Israele e, naturalmente, non accetterò alcuna azione contraria al diritto internazionale", ha sottolineato, assicurando di monitorare attentamente la situazione.
Il ministro ha sostenuto che coloro che viaggiano a bordo della flottiglia, tra cui l'ex sindaco di Barcellona Ada Colau, sono "persone pacifiche che vogliono solo portare avanti azioni umanitarie" e sono protette dal diritto internazionale.
Sebbene abbia affermato di non voler "cadere in profezie che si autoavverano o spaventare nessuno" su ciò che Israele potrebbe fare, ha chiarito che i paesi con cittadini a bordo "non cadranno in alcuna provocazione, ma non ci lasceremo nemmeno intimidire da alcuna possibile azione".
Leggi ancheIn questo contesto, il Ministero di José Manuel Albares ha guidato una dichiarazione, insieme ad altri 16 paesi, esprimendo preoccupazione per la sicurezza della flottiglia, i cui obiettivi di "pace e fornitura di aiuti umanitari, insieme al rispetto del diritto internazionale, incluso il diritto umanitario", sono condivisi dai loro governi.
La dichiarazione, pubblicata il 16 settembre, chiedeva di "astenersi da qualsiasi atto illegale o violento contro la Flottiglia e di rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario".
In questa dichiarazione, Spagna, Turchia, Bangladesh, Brasile, Colombia, Slovenia, Indonesia, Irlanda, Libia, Malesia, Maldive, Messico, Oman, Pakistan, Qatar, Sudafrica e Thailandia hanno ricordato che "qualsiasi violazione del diritto internazionale e dei diritti umani dei partecipanti alla Flottiglia, compresi gli attacchi alle imbarcazioni in acque internazionali o le detenzioni illegali, comporterà l'obbligo di renderne conto".
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