Approvata la legge che garantisce l'accesso ai dati personali

Morena e i suoi alleati approvano la legge sull'intelligence, che concede all'SSPC e alla Guardia Nazionale l'accesso ai database personali. L'opposizione la accusa di creare un regime di spionaggio.
La Camera dei Deputati ha approvato una controversa legge che istituisce il Sistema Nazionale di Investigazione e Intelligence. La riforma conferisce al Ministero della Sicurezza e alla Guardia Nazionale l'autorità di accedere ai database personali, biometrici e fiscali dei cittadini.
In una seduta durata più di sette ore, la maggioranza di Morena e i suoi alleati alla Camera dei Deputati hanno approvato la nuova Legge sul Sistema Nazionale di Investigazione e Intelligence in Materia di Pubblica Sicurezza. La legge, presentata come uno strumento fondamentale per combattere la criminalità organizzata, ha scatenato una tempesta di critiche da parte dell'opposizione e delle organizzazioni della società civile, che la descrivono come una minaccia diretta alla privacy e un assegno in bianco per lo spionaggio di Stato.
Cosa consente la nuova legge?
Il nocciolo della controversia risiede negli ampi poteri che conferisce allo Stato. La legge rappresenta un cambiamento fondamentale nel rapporto tra il governo e i dati dei cittadini, passando da un modello in cui è necessario un ordine del tribunale per accedere a informazioni specifiche a uno in cui lo Stato avrà accesso proattivo e massiccio alle informazioni.
Come approvato, il potere esecutivo, attraverso la Segreteria per la sicurezza e la protezione dei cittadini (SSPC) e la Guardia nazionale, potrà "consultare, accedere, elaborare, sistematizzare, analizzare e utilizzare" i dati personali dei cittadini.
Per raggiungere questo obiettivo, verrà creata una "piattaforma di intelligence centrale". Questa piattaforma interconnetterà e sistematizzerà i database di tutti i livelli di governo (federale, statale e municipale) e persino di enti privati. Le informazioni che possono essere integrate includono:
* Targhe dei veicoli
* Dati biometrici (impronte digitali, riconoscimento facciale)
* Informazioni immobiliari e catastali
* Documenti fiscali (SAT)
* Dati telefonici
* E qualsiasi altro database ritenuto rilevante per la sicurezza pubblica.
La giustificazione del governo: "È per perseguire i criminali"
I sostenitori della legge sostengono che si tratti di uno strumento indispensabile nella lotta alla criminalità organizzata. Il deputato Ricardo Sóstenes Mejía Berdeja, del Partito dei Lavoratori (PT), ha affermato che il sistema fornirà alla SSPC gli strumenti necessari per perseguire i criminali e che "è essenziale impiegare tutte le risorse tecnologiche".
Da parte sua, la deputata Sandra Anaya Villegas di Morena ha affermato che la legge aiuterà a "prevenire e combattere i crimini" e che "la tecnologia sarà utilizzata per garantire che i diritti umani delle persone non vengano violati", insistendo sul fatto che l'intelligence sarà utilizzata per promuovere la pace, non contro la democrazia.
"È il meccanismo legale per giustificare lo spionaggio; saremo tutti spiati. Cerca di imporre un regime totalitario che vuole controllarci. La legge è una minaccia al diritto alla privacy e all'intimità." – Deputata María Elena Pérez-Jaén Zermeño (PAN).
L'allarme dell'opposizione: "Un regime di spie"
L'opposizione ha respinto con fermezza la proposta. La rappresentante del PAN, María Elena Pérez-Jaén Zermeño, ha lanciato uno degli avvertimenti più duri, definendo la legge "scrupolosa" e un "meccanismo per giustificare lo spionaggio" che minaccia di "mettere a nudo la vita dei messicani".
Il PRI, a sua volta, ha denunciato la legge come "perversa" e ha istituito un sistema di "massima sorveglianza" senza controlli giudiziari o pesi e contrappesi, garantendo al potere esecutivo "potere assoluto sulle informazioni pubbliche e private" per costruire uno "stato autoritario".
I fantasmi del passato: RENAUT e PANAUT
Le preoccupazioni relative a questa nuova legge sono aggravate da precedenti fallimenti. Nel 2011, il Registro Nazionale degli Utenti delle Telecomunicazioni (RENAUT) è stato eliminato dopo che il suo database è stato compromesso e messo in vendita sul mercato nero. Più recentemente, nel 2022, la Corte Suprema di Giustizia ha dichiarato incostituzionale il Registro Nazionale degli Utenti di Telefonia Mobile (PANAUT), un progetto simile, per violazione del diritto alla privacy.
La creazione di questo enorme nuovo "honeypot" di dati centralizzati non solo solleva timori sullo spionaggio di stato, ma anche sulla sua vulnerabilità. Una violazione della sicurezza potrebbe fornire alle organizzazioni criminali lo strumento di intelligence più potente mai creato, con accesso a dati biometrici, finanziari e di localizzazione di milioni di messicani.
La Verdad Yucatán