L'accesso precoce ai farmaci innovativi in Francia al centro delle tensioni tra l'industria farmaceutica e l'Alta Autorità per la Salute

Cosa hanno in comune Winrevair (Merck), un farmaco per l'ipertensione arteriosa polmonare, Pluvicto (Novartis), utilizzato per il trattamento del cancro alla prostata, e Vyjuvek (PharmaBlue), indicato per il trattamento delle ferite nei pazienti affetti da epidermolisi bollosa distrofica, una rara malattia genetica? Come diverse decine di farmaci, questi tre prodotti per la salute hanno beneficiato dell'accesso anticipato in Francia, un sistema speciale lanciato nel 2021 volto ad accelerare la disponibilità di trattamenti presumibilmente innovativi.
I pazienti francesi idonei hanno potuto beneficiarne diversi mesi prima che l'Agenzia Europea per i Medicinali desse il via libera alla loro commercializzazione nell'Unione Europea (UE), ufficialmente nota come autorizzazione all'immissione in commercio. L'autorizzazione era coperta dall'assicurazione sanitaria, sebbene non siano ancora state concluse trattative sul prezzo.
Seguendo un sistema simile, divenuto ormai illeggibile, l'accesso anticipato ha riscosso un successo clamoroso sin dalla sua revisione: oltre 120.000 pazienti ne hanno beneficiato, principalmente in ambito oncologico. I pazienti che non hanno a disposizione un trattamento adeguato per la loro patologia, una delle condizioni richieste affinché un farmaco possa beneficiare dell'accesso anticipato, beneficiano così di un prezioso risparmio di tempo, stimato in media in un anno rispetto alla procedura tradizionale. Per quanto riguarda le aziende farmaceutiche, commercializzando i loro prodotti più rapidamente, aumentano la loro redditività, talvolta realizzando profitti anche oltre i confini francesi.
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lemonde