L'utilizzo degli eGates da parte dei turisti britannici nell'UE non è ancora garantito, suggerisce il ministro

L'utilizzo degli eGates da parte dei turisti britannici nell'Unione Europea non è ancora garantito, ha affermato un ministro.
Dopo sei mesi di colloqui, Sir Keir Starmer ha presentato lunedì il suo accordo commerciale post-Brexit in occasione del primo vertice dei leader dell'Unione Europea e del Regno Unito a Londra.
L'accordo di ampia portata consentirà a un numero maggiore di viaggiatori britannici di utilizzare i passaporti elettronici (e-Gate) quando vanno in vacanza in Europa, mentre gli agricoltori avranno un accesso più rapido e facile al commercio nel continente grazie a un accordo sugli standard dei prodotti animali e vegetali.
Ultime notizie di politica: il ministro afferma che l'accordo tra Regno Unito e UE potrebbe aggiungere 90 miliardi di sterline all'economia

Ma Sarah Jones, ministro dell'industria, ha dichiarato a Sky News che le trattative sull'utilizzo dell'e-Gate dovranno proseguire con i singoli Paesi, nonostante l'accordo.
Ha detto: "Certo, ci vorrà del tempo con ogni Paese, ma procederemo il più velocemente possibile. E ovviamente, vi farò sapere appena possibile le tempistiche."
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Sembra che si tratti di un distacco rispetto al primo ministro, che lunedì aveva dichiarato più esplicitamente che "i britannici che viaggiano in Europa potranno ora utilizzare gli e-Gates".
Alla signora Jones è stato chiesto di commentare la formulazione dell'accordo di lunedì e se si impegna solo a "esplorare rapidamente le opportunità di una maggiore cooperazione" con l'Unione Europea.
Lei non è d'accordo, sottolineando che il Regno Unito avrà accesso a un "enorme fondo per la difesa".
Ha tuttavia ammesso che l'accordo dovrà essere ulteriormente negoziato "in futuro".
"Ma il principio alla base di tutto questo è importante. Ci sta dando accesso a un mercato che prima non avevamo", ha affermato.
Sollecitata nuovamente sulla questione se l'accordo post-Brexit sia un piano piuttosto che un accordo, la signora Jones ha affermato: "Era molto più di un piano".
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Il ministro ha inoltre insistito sul fatto che i costi per i contribuenti derivanti dall'accordo di Sir Keir con l'UE saranno controbilanciati dai benefici economici.
Il Regno Unito pagherà i costi amministrativi, la cui definizione deve ancora essere decisa, per la partecipazione a misure come il programma volto a semplificare la spedizione di prodotti animali e vegetali nell'UE.
La signora Jones ha dichiarato a Sky News: "Qualunque siano i costi amministrativi che dovremo sostenere, e saranno negoziati e al momento non ho una risposta sull'ammontare di tali costi, saranno ampiamente compensati da quello che stimiamo sarà un vantaggio di 9 miliardi di sterline all'anno entro il 2040".
Sky News