Chiuso il Btp Italia, raccolti in totale 8,79 miliardi

Si è chiuso il collocamento del ventesimo Btp Italia. Il titolo indicizzato all'inflazione e dedicato al retail ha raccolto complessivamente 8,79 miliardi di euro dopo che l'ultima giornata di vendita, destinata agli investitori istituzionali, ha raccolto altri 2,257 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,53 miliardi della fase retail. Prima dell'avvio del collocamento il Tesoro ha confermato all'1,85% il tasso minimo garantito del titolo settennale.
Il Mef comunica che è stato pari a 8.790,678 milioni di euro il valore corrispondente di Btp Italia acquistati da piccoli risparmiatori (retail) e investitori istituzionali durante il periodo di collocamento del titolo indicizzato all’inflazione, iniziato lo scorso 27 maggio 2025 e concluso oggi, 30 maggio, alle ore 12. Secondo il Mef si è "registrata una significativa partecipazione dei piccoli risparmiatori".
Nel corso della prima fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 27 al 29 maggio, sono stati conclusi 190.125 contratti per un controvalore pari a 6.533,255 milioni di euro. Il taglio medio dei contratti è risultato pari a 34.363 euro. Dei 190.125 contratti conclusi sul MOT circa il 62% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si supera l'88% del totale.
"Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai dealer e co-dealer, si può desumere che nel corso della prima fase la partecipazione di investitori individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking, con una quota rispettivamente di 65% e 35%", sottolinea il Mef.
All'interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che il 51% abbia inoltrato l'ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l'ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la quota di partecipazione attraverso l'home banking è stata pari al 49%.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità degli ordini ricevuti durante la prima fase risulta provenire da investitori domestici. La seconda fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell'arco di 2 ore nella giornata di oggi, ha registrato 192 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 2.257,423 milioni di euro.
Dalle informazioni raccolte dai dealer e co-dealer, si può desumere che il 59,7% dell'ammontare emesso nella seconda fase è stato collocato presso le banche, mentre il 10,7% presso asset manager. Le istituzioni governative hanno acquistato il 12,3% dell'emissione, mentre gli hedge fund hanno sottoscritto il 9,8%.
Il collocamento del titolo nella seconda fase ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto il 65,4%. Il restante 34,6% dell'emissione è stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti nel Regno Unito (11,8%), nei Paesi scandinavi (12,3%), in Germania e Svizzera (5,1%), in Spagna (3,7%) e presso altri Paesi europei (1,7%).
ansa