Il turismo dello sport italiano vale 338 milioni

Secondo i dati diffusi a maggio 2025 dal Ministero del Turismo e elaborati da ENIT, nel 2024 i turisti stranieri giunti in Italia per assistere o partecipare a eventi sportivi hanno generato un impatto economico di ben 338 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente.
Non si tratta di un trend marginale. Parliamo di circa 560mila viaggiatori internazionali, con un incremento del 4,7% rispetto al 2023, che hanno scelto il nostro Paese non solo per la sua bellezza e cultura, ma anche per vivere eventi sportivi dal vivo.
I loro soggiorni hanno prodotto 2 milioni di pernottamenti, con un incremento dell’8,7%, contribuendo in modo significativo al fatturato delle strutture ricettive italiane.
Chi sono i turisti dello sport che arrivano in ItaliaQuando si parla di flussi turistici ma legati a eventi sportivi in Italia, i principali mercati di provenienza sono:
- Germania;
- Paesi Bassi;
- Belgio;
- Regno Unito;
- Austria.
Turisti che arrivano per vedere una partita di calcio, un gran premio di Formula 1, un torneo di tennis oppure ancora per partecipare a eventi podistici, ciclistici o multisport, trovando in Italia non solo lo spettacolo sportivo, ma anche accoglienza, gastronomia e arte. In altre parole, un’offerta integrata capace di fidelizzare il turista.
L’Italia, con 1,4 eventi sportivi ogni mille abitanti e una media di 738 presenze per mille, si conferma un Paese fortemente dinamico anche sul fronte dell’organizzazione di eventi. Ma ad alimentare questo flusso virtuoso sicuramente il fatto che il 34,4% degli spettacoli sportivi si svolge in aree ad alta densità turistica, confermando una sinergia naturale tra territorio, infrastrutture e attrattività.
Ma il dato forse più interessante riguarda il turismo interno sportivo, che sta conquistando sempre di più gli italiani, incidendo sul 6,5% delle vacanze brevi e sul 3,3% di quelle lunghe. Un segnale che ci dice come lo sport stia diventando sempre più una motivazione di viaggio anche per i residenti, alimentando un’economia interna spesso trascurata.
Insomma, il turismo sportivo non è più una nicchia: è un comparto in crescita, resiliente, e ad altissimo potenziale. Per le istituzioni, le imprese e i territori, rappresenta un’opportunità strategica da cogliere con investimenti mirati, sinergie pubblico-private e una visione internazionale.
Turisti sempre più interessati all’esperienzaIn questo contesto, si conferma il trend del turista interessato a fare esperienza più che a viaggiare. I dati dei flussi turistici legati allo sport infatti sono in crescita come quelli dell’enoturismo, il turismo gastronomico e il cicloturismo.
Secondo i dati di Ismea diffusi a inizio anno, per esempio, la Generazione Z (18-24 anni) si sta rivelando con una spiccata propensione verso esperienze innovative e immersive, come trekking nei vigneti (+6,8% rispetto alla media) e tour tematici (+7,9%), mentre dimostra meno interesse per attività più tradizionali.
In questo senso, anche i social media giocano un ruolo cruciale nel processo decisionale, con Instagram e TikTok che guidano la classifica delle piattaforme più influenti. Nel dettaglio: il 73,3% dei giovani dichiara di ispirarsi a contenuti su Instagram, seguiti da TikTok (54,5%) e YouTube (40,6%).
Infine, anche la sostenibilità è diventata una leva cruciale per il settore. I italiani infatti apprezzano e scelgono (nel 72,6% dei casi) di più le realtà che abbracciano pratiche come l’adozione di sistemi di raccolta differenziata e l’uso di energie rinnovabili (il 66,4% delle volte). Inoltre, il 68% è favorevole a partecipare a esperienze che includano progetti a supporto delle comunità locali o che promuovano piccoli produttori artigianali.
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