Alcaraz e Sinner, i guadagni al Roland Garros | La nuova classifica | Jannik, progetto Wimbledon

Sorride due milioni di volte, Carlos Alcaraz, re di Parigi dopo la vittoria in finale al Roland Garros. Lo spagnolo, per la precisione, incassa 2.550.000 euro, beneficiando di un leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando staccò un assegno da 2.400.000: il montepremi complessivo, infatti, è lievitato del 5,21 per cento. Ma quanto ha guadagnato invece Jannik Sinner, sconfitto al quinto set al termine di una sfida leggendaria? Raggiungendo l’ultimo atto del torneo, il numero uno al mondo si è garantito 1.275.000 euro.
Alcaraz è già a quota 7 milioniNumeri da campioni, che incrementano il bilancio di una carriera da vere star del tennis. Solo quest’anno Alcaraz ha incassato quasi 7 milioni di dollari, complici anche le vittorie a Roma, sempre contro Sinner, e a Monte Carlo su Lorenzo Musetti. Sorride anche Jannik: nonostante lo stop di tre mesi, l’azzurro nel 2025 ha guadagnato oltre 4 milioni di dollari. Merito, tra gli altri risultati, del suo bis agli Australian Open, vinti a gennaio contro Alexander Zverev. Se guardiamo poi al montepremi complessivo della loro carriera, Carlos detiene un piccolo vantaggio su Jannik: gli oltre 44 milioni di dollari dello spagnolo contro i 41,5 dell’azzurro.
Djokovic in testa nell’all timeNella classifica all time, guidata da Novak Djokovic (187.870.986 $), Alcaraz si piazza settimo dietro a Daniil Medvedev (46,365,783), mentre Sinner è nono, dietro a Pete Sampras, ottavo con 43.280.489 dollari. Senza contare le tasse. Ma come funzionano? I tennisti sono soggetti alle leggi fiscali del Paese in cui risiedono: Monte Carlo, nel caso di Sinner; Murcia (Spagna) nel caso di Alcaraz. In generale però, i premi vinti nei tornei internazionali possono essere tassati sia nel Paese di residenza che in quello ospitante la competizione, come nel caso del Roland Garros. Facciamo un esempio proprio con il vincitore del torneo. La Francia applica una ritenuta alla fonte del 15 per cento (382.500 euro in questo caso) sui premi in denaro vinti da atleti non residenti, come Alcaraz. Mentre in Spagna (dove Carlos risiede) i redditi da premi sportivi sono soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpf). Le aliquote Irpf per il 2025 variano in base al reddito complessivo, con scaglioni progressivi. Per quelli elevati, come il montepremi di Alcaraz (2.550.000), si applica l'aliquota massima del 47 per cento. Calcolando quindi la ritenuta francese (382.500 euro) e le tasse spagnole (816.000 euro, tenendo conto solo della vittoria di Parigi), ecco che il premio netto diventa di 1.351.500 euro, quasi la metà dell’importo iniziale.
I guadagni dagli sponsorDiversa la situazione di Sinner, perché Monte Carlo non applica un'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef o equivalente) ai suoi residenti, indipendentemente dalla fonte o dall'ammontare del reddito. In ogni caso, i prize money di Carlos e Jannik rappresentano solo una parte del patrimonio complessivo. Entrambi vantano infatti collaborazioni prestigiose a livello di sponsor, a partire da Nike. Con il colosso americano Sinner ha un contratto decennale da 150 milioni di euro. Stessa durata e valore simile per Alcaraz (contratto di 10 anni per un totale di circa 150-200 milioni di dollari). Rolex è un altro dei brand che lega i due rivali, che dopo la finale del Roland Garros indossavano entrambi un orologio della famosa casa svizzera: Daytona con quadrante blu Tiffany per lo spagnolo; Daytona con cassa in Everose (una lega d’oro rosa, composta da oro, rame e platino) per il numero uno italiano. E non finisce qui: tra Louis Vuitton (Alcaraz) e Gucci (Sinner), quella tra i tennisti è anche una battaglia nel campo del lusso. Senza contare tutti gli altri sponsor, sia chiaro. Che fanno lievitare il patrimonio di entrambi, con un valore stimato tra i 50 e gli 80 milioni di dollari per Alcaraz e tra i 70 e i 100 milioni per Jannik.
repubblica