De Zerbi all'Inter? «Non mi ha chiamato nessuno»: il neo-cittadino onorario di Foggia risponde

FOGGIA - «Non mi ha chiamato nessuno, soprattutto negli ultimi giorni. Poi a Marsiglia sto bene e, quindi, non c'è niente in pentola». Così Roberto De Zerbi, attuale tecnico dell’Olympique Marsiglia, ai cronisti che gli chiedevano su un suo possibile impegno come allenatore in alcuni club di serie A, tra cui l’Inter, nel prossimo campionato. Su una possibile chiamata nei prossimi giorni ha detto: «Non lo so, io posso dire quello che è successo fino ad oggi e, assolutamente, non ho sentito nessuno». De Zerbi ieri, a Foggia, ha ricevuto la cittadinanza onoraria per i suoi meriti calcistici e da allenatore nella squadra pugliese.

Chiusa l’era Inzaghi, ora l’Inter guarda al futuro. L’interrogativo è chiaro: chi sarà il successore del piacentino sulla panchina nerazzurra? Il nome in cima alla lista sembra essere quello di Cesc Fabregas, che dopo la promozione in Serie A ha portato il Como a metà classifica nella sua prima stagione nella massima serie. Portare via lo spagnolo dal lago, però, non sarà facile, un pò perché, considerando la proprietà (i ricchissimi fratelli Hartono), non ci sono grossi limiti di spesa, tanto che sono già pronti 60 milioni tra Maximo Perrone e Yeremay oltre ai 6 per il riscatto di Valle ufficializzato oggi. Ma anche perché servirà convincere il tecnico del nuovo progetto interista, che dovrà passare necessariamente anche dal mercato. Cercando magari di capire anche se Inzaghi si potrebbe portare via qualcuno dei suoi pupilli in Arabia Saudita, con i nomi che circolano in particolare di Alessandro Bastoni, Federico Dimarco e Hakan Calhanoglu.

Il tempo, però, ora stringe, con l’obiettivo di trovare il nuovo nome e chiudere l'operazione entro i prossimi giorni. D’altronde, lunedì 9 giugno è fissata la ripresa ad Appiano Gentile, con partenza per gli Usa l’11 giugno in vista del debutto nel Mondiale per Club contro il Monterrey, previsto per il 17 giugno alle 18 ora locale a Los Angeles. Data in cui l’Inter avrà bisogno necessariamente di un nuovo allenatore, anche per gettare le basi verso la prossima stagione alla ricerca del riscatto.