Fiorentina, a Cagliari l’esordio più insidioso: una dura (ri)prova di personalità. Kean vuole subito farsi perdonare

Cagliari, 24 agosto 2025 – Diciamolo subito, il Cagliari non è e non sarà il Polissya. E sulla lavagna dello spogliatoio di Pioli, da qualche parte, questo concetto sarà sottolineato non una ma tre volte. Eppure anche il debutto bis della Fiorentina _ dopo quello in Conference di giovedì, ecco appunto quello in campionato _ è senza dubbio e già una sorta di cartina di tornasole della stagione. I viola, insomma, pur tra prudenza (doverosa) e rispetto dell’avversario (altrettanto doveroso), hanno in testa e nel mirino soltanto una cosa: vincere, battere il Cagliari e dimostrare a tutti (e subito) che la Fiorentina è una delle belle realtà della stagione.
Ci sono comunque un paio di indicazioni, parliamo di analisi autocritica, che Pioli e il gruppo si sono portati in Sardegna direttamente dalla trasferta di coppa: primo, occhio ai cali di tensione che possono concedere all’avversario spazi – altrimenti occupati, coperti e a loro modo difficili da scardinare – quando la squadra applica il pressing a tutto campo che Pioli considera la chiave portante del suo gioco. Secondo, proprio perché il Cagliari è sicuramente qualcosa (se non addirittura molto) di più del Polissya, regalargli qualcosa o semplici metri di campo, potrebbe significare, oltre a dover ricorrere ai miracoli di De Gea, subire quello che gli ucraini non sono riusciti a concretizzare, ovvero, il gol.
Fra indicazioni o sensazioni di turn over e il fatto che Kean si sarebbe messo comunque sulle spalle l’attacco, indipendentemente dall’assenza per squalifica alla prossima girata di Conference, la Fiorentina che oggi debutta in campionato a Cagliari non potrà prescindere dalle situazioni tattiche studiate e recitate come un mantra in estate. Dunque, che sia 3-4-1-2 o 3-5-2, il lavoro dei cursori di fascia sarà il cuore dell’avanzata viola. Dodo deve e dovrà spingere come un dannato, Gosens andare ad affacciarsi anche in zona finalizzazione. Quindi Gud e Fagioli che, di sicuro, in Conference hanno messo nella gambe minuti preziosissimi per avvicinare il completamento del rodaggio stagionale e lo hanno fatto consegnando a Pioli un elenco di indicazioni che portano il giudizio sul loro avvio di stagione già oltre il voto della sufficienza. E poi occhio a Ndour. Bella e preziosa sorpresa della gara di Conference e giocatore che per la sua duttilità tattica può aiutare Pioli a cambi di modulo in corsa.
Cagliari-Fiorentina rappresenta inoltre lo scenario in qualche modo surreale di quella che per il mercato estivo (in senso assoluto) è stata la situazione più intrigante.
Si parla di Piccoli, il gioiello d’attacco della squadra sarda, che però è già un rinforzo di prima, primissima, fascia della Fiorentina. Maxi-operazione da una trentina di milioni complessivi per un ragazzo, anzi, diciamo pure, un bomber molto forte che oggi vivrà una domenica tra amarcord, saluti, soddisfazione e ambizioni. L’addio al Cagliari lo porterà sull’aereo della Fiorentina, subito dopo il 90’ di una partita che promette emozioni.
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