Fognini dà l’addio al tennis: «È stata una bellissima corsa»


Gli occhi lucidi e la commozione di Fabio Fognini dicono più delle parole sentite nella conferenza stampa appena conclusa a Wimbledon: il tennista italiano è tornato qui, dove ha giocato una delle più belle partite della sua carriera cedendo a Carlos Alcaraz solo al quinto set, per annunciare l’addio al tennis. «È stata una bellissima corsa, vent’anni nel circuito, ho avuto la fortuna di giocare con i più forti della storia - Djokovic, Federer, Nadal - e con i due più forti della storia che si sta scrivendo. Mi mancherà la competizione, un po’ meno la routine, ma sarò a disposizione di chi vuole ascoltare consigli», ha detto Fognini, aggiungendo che l’intenzione era di arrivare al prossimo torneo di Montecarlo, cui sono legati bei ricordi del suo percorso e dove ha vinto il titolo nel 2019. Ma ha deciso di tornare a Wimbledon e salutare tutti perché quel primo turno con Alcaraz ha lasciato il segno: dopo gli infortuni e i risultati negativi della scorsa stagione «non potevo chiedere un’uscita migliore, è stata una sconfitta-vittoria che non ho mai vissuto così intensamente. Vale più di un successo o di una sconfitta qualsiasi, su questo campo e davanti alla mia famiglia». Adesso comincia la vita fuori dal circuito: «Sono qui per seguire Flavio e tifare sul centrale», ha detto con riferimento a Cobolli, di cui è già manager, anche se precisa di volersi godere l’estate e poi pensare più compiutamente a quel che farà. Non è mancato qualche riferimento al suo carattere turbolento: «Il tennis mi ha dato tutto. Sono stato quel ragazzo ribelle e sensibile che ce l’ha messa tutta: spero di essere ricordato per questo e non per altro, che fa parte del gioco».
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