Il Lecce riparte dal Genoa. La prima partita in casa sarà col Milan

LECCE - Inizierà a Genova, contro il «Grifone», l’avventura del Lecce nella serie A 2025/2026. Il via è previsto nel weekend del 23-24 agosto. Quella di partire con un match esterno, per questioni legate ai lavori di ristrutturazione del «Via del Mare» e per la concomitanza con la festa del santo patrono della città, è stata una richiesta del club giallorosso.
Nella seconda giornata, nel Salento sarà di scena il Milan, mentre il terzo turno vedrà Federico Baschirotto e compagni impegnati a Bergamo, contro l’Atalanta. Il club presieduto da Saverio Sticchi Damiani è poi atteso da due sfide casalinghe di fila, con Cagliari e Bologna. Dalla sesta all’ottava, trasferta a Parma, partita interna con il Sassuolo e confronto esterno con l’Udinese.
Il 29 ottobre, al «Via del Mare» arriverà il Napoli campione d’Italia, guidato dall’ex e salentino doc Antonio Conte. Quindi il Lecce andrà a Firenze, ospiterà il Verona, visiterà la Lazio e sarà impegnato al cospetto del pubblico amico con il Torino. Nel quattordicesimo e quindicesimo turno, doppia sfida con le neopromosse Cremonese (in Lombardia) e Pisa (nel Salento). Il 21 ed il 28 dicembre si giocheranno Inter-Lecce e Lecce-Como. L’andata si concluderà ad inizio 2026, con Juventus-Lecce, il 3 gennaio, e Lecce-Roma, il 6 gennaio.
Questo il calendario del Lecce, reso noto ieri a Parma, nell’ambito del «Festival della serie A».
Oggi, intanto, in casa del sodalizio giallorosso, la «palla» passerà al responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino ed al direttore sportivo Stefano Trinchera che in mattinata, alle ore 10, incontreranno la stampa. Si parlerà del campionato da poco passato in archivio, ma anche delle linee guida che saranno alla base della programmazione della prossima stagione.
Si dovrebbe avere qualche ragguaglio sul rapporto con il tecnico Marco Giampaolo. È noto che il contratto dell’allenatore abruzzese si è rinnovato automaticamente in seguito alla salvezza, ma poi bisognerà capire se, da ambo le parti, c’è la volontà di proseguire insieme, se i piani del club coincidono con quelli del trainer e viceversa. È opinione comune che si vada verso una separazione, ma nel calcio ciò che sembra probabile oggi non lo è domani. Figurarsi per un argomento sul quale ci sono state solo voci e nessuna presa di posizione ufficiale da parte della società o del tecnico.
Al di là del nodo-panchina da sciogliere, Corvino e Trinchera sono attesi da un duro lavoro sul mercato. Dopo le cessioni di Marin Pongracic e di Valentin Gendrey perfezionale la scorsa estate e quella di Patrick Dorgu fatta a gennaio di quest’anno, con un bilancio più che mai solido, la società di via Colonnello Costadura non ha la necessità di cedere i suoi «pezzi pregiati». Al contempo, il Lecce non è abituato a trattenere i calciatori che intendono trasferirsi altrove, ma solo a patto che i sodalizi che li vogliono acquistare soddisfino le richieste economiche del club giallorosso. Come già sottolineato in passato, tra l’altro, certe cessioni dovranno avvenire in tempo utile per permettere all’area tecnica di reperire sul mercato alternative all’altezza. Il primo passo sarà comunicare all’entourage di ogni singolo tesserato chi rientra e chi no nei piani della prossima stagione.
Tra i supporter del Lecce c’è la diffusa consapevolezza che sarà a dir poco improbabile trattenere il centravanti Nikola Krstovic. Sono numerose le società (tra cui la Roma) interessate al montenegrino, che tra l’altro merita la chance di lottare per un traguardo più prestigioso della permanenza. Questo significa che, a meno di colpi di scena clamorosi, l’attaccante sarà ceduto e garantirà un’altra sontuosa plusvalenza. Al contempo, Corvino e Trinchera dovranno ricostruire del tutto la prima linea, in quanto andrà via anche Ante Rebic, reduce da un torneo con pochissime luci e tante ombre. Ma, considerato che questa eventualità è stata messa in preventivo da tempo, c’è da stare certi che i due uomini-mercato abbiano ben chiaro come operare.
Le altre mosse dipenderanno dalle richieste che saranno avanzate dall’allenatore, che indicherà le caratteristiche dei calciatori da ingaggiare, mentre il responsabile dell’area tecnica Corvino e il ds Trinchera individueranno gli uomini giusti sulla scorta dei parametri economici del Lecce.
Come accade da diversi anni, salvo eccezioni giustificate dalla contingenza, saranno ingaggiati solo giocatori che potranno approdare nel Salento a titolo definitivo. Un altro capitolo di rilievo del mercato giallorosso sarà quello degli esuberi. Quasi tutti i calciatori che torneranno a Lecce per fine prestito, oltre a quelli che non rientreranno nelle grazie del mister, andranno piazzati altrove.
La Gazzetta del Mezzogiorno