La mamma di Sinner lascia la tribuna per la troppa emozione: “Mi faccio un giro aspettando la fine”

A un certo punto la mamma del campione è scomparsa. Venerdì sera la signora Siglinde aveva visto il figlio, Jannik Sinner, perdere nettamente (6-1) il primo set della semifinale degli Internazionali d’Italia contro lo statunitense Tommy Paul. Era accanto al marito, Hanspeter. Poi all’improvviso nell’inquadratura non c’era più.
Siglinde Sinner: “Mi faccio un giro aspettando la fine”Mistero svelato dalla Gazzetta dello Sport: la mamma del campionissimo passeggiava da sola, alle 21.35, sul Lungotevere Federico Fellini, proprio all’uscita del complesso del Foro Italico: “Sono uscita alla fine del primo set. Mi faccio un giro qui attorno e aspetto che finisca la partita. Non seguo mai le gare di Jannik tutte intere dal vivo, succede raramente. Preferisco stare davanti alla tv. Solo a Torino (per le Atp Finals, ndr) sono riuscita a vedere la finale e un po’ qualcosa dei turni precedenti. Mio marito è rimasto, lui non si fa mai problemi”. Nessuna intenzione di tornare in tribuna: “No, non ci penso proprio. Aspetto che finisca, continuo a passeggiare. E comunque, come dice mio figlio, mal che vada, è solo un gioco”.

Già, è solo un gioco. Mamma e papà Sinner, pur consapevoli di avere un campione in casa, gli hanno trasmesso i giusti valori, come ha confermato il numero uno del tennis mondiale in un’intervista al Financial Times: “Quando ero più giovane, potevo avere 16 o 17 anni, ho partecipato a un paio di tornei e ho perso. Dopo ho chiamato i miei genitori e volevo spiegare cosa fosse successo. E loro mi hanno detto: ‘Dobbiamo parlare più tardi perché ora dobbiamo lavorare, ok?'. Allora ho capito che i risultati contano, ovviamente, ma quello che conta davvero è cercare di lavorare sodo, svegliarsi e andare a lavorare e farlo con un sorriso. I miei genitori tornavano sempre a casa e sorridevano. Ecco cosa mi hanno dato: una mentalità davvero positiva con una sana etica del lavoro”.
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