Lecce, Di Francesco prepara la rivincita

Quella che prende il via oggi sarà la settimana dell’inizio ufficiale del rapporto tra il Lecce ed Eusebio Di Francesco. Il tecnico abruzzese assumerà la guida della formazione salentina, firmando il contratto che lo legherà al sodalizio di via Colonnello Costadura. Le parti hanno sistemato ogni dettaglio dell’operazione ed ora devono solo mettere nero su bianco. Poi il presidente Saverio Sticchi Damiani, il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino ed il direttore sportivo Stefano Trinchera presenteranno il nuovo trainer giallorosso, 56 anni il prossimo 8 settembre. Quella che sta per iniziare sarà la seconda avventura di Di Francesco sulla panchina del Lecce, a distanza di circa 15 anni dalla precedente, durata dal 24 giugno al 4 dicembre 2011, ovvero relativa alla fase iniziale del campionato 2011/2012.
Il tecnico abruzzese aveva portato il Pescara dalla Serie C alla B nel 2009/2010, subentrando ad Antonello Cuccureddu ad inizio gennaio e si era ben comportato in B, sempre con il complesso biancazzurro. Ricevuta la chiamata del club salentino, che gli offriva l’opportunità di cimentarsi per la prima volta in massima serie, non ha esitato ad accettare l’offerta, pur essendo legato al sodalizio adriatico da un altro anno di contratto. La sua avventura nel Salento, però, è durata pochi mesi, in quanto è stato esonerato dopo 13 gare, con un bilancio di 2 successi e 2 pareggi a fronte di 9 sconfitte, con un bottino di 8 punti, che significavano ultimo posto in graduatoria.
Di Francesco ha esordito sulla panchina del Lecce il 21 agosto 2011, al «Via del Mare», subendo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Crotone (0-2). Ha quindi saltato la prima giornata del torneo di serie A, nella quale sarebbe stata in programma la sfida esterna con l’Inter (poi recuperata il 21 dicembre, quando il mister pescarese non era più alla guida della squadra), a causa dello sciopero proclamato dall’Associazione italiana calciatori.
L’esordio in campionato è coinciso con il match Lecce-Udinese (11 settembre), terminato 0-2, con due reti incassate dal 2’ al 16’. La settimana seguente (18 settembre), in Bologna-Lecce 0-2 (centri di Guillermo Giacomazzi e di Carlos Grossmuller) è arrivata la sua prima affermazione sulla panchina della formazione giallorossa. Sono seguite tre sconfitte, in Lecce-Atalanta 1-2 (21 settembre), Siena-Lecce 3-0 (25 settembre) e Lecce-Cagliari 0-2 (2 ottobre).
Il ciclo negativo è stato interrotto dal pareggio a reti inviolate sul terreno del Genoa (16 ottobre). Quindi, il 23 ottobre, nell’anticipo previsto alle 12.30, l’undici diretto da Di Francesco ha ospitato il Milan in un «Via del Mare» stracolmo.
I giallorossi hanno chiuso i primi 45’, in vantaggio per 3-0, grazie ai gol di Giacomazzi, Massimo Oddo (rigore), e Grossmuller. L’entusiasmo, però, si è tramutato in sconforto nella ripresa. A cavallo tra il 49’ ed il 63’, infatti, Kevin Prince Boateng, con una tripletta, ha portato i rossoneri sul 3-3. Ad un 7’ dalla conclusione, infine, la beffa è stata totale, in quanto Mario Yepes ha regalato ai meneghini il 3-4. Sono seguite la sconfitta in Palermo-Lecce 2-0 (27 ottobre), il pari in Lecce-Novara 1-1 (30 ottobre) e la vittoria in Cesena-Lecce 0-1 (6 novembre, rete di Juan Cuadrado).
Quello realizzato con i bianconeri è stato l’ultimo exploit della compagine salentina con Di Francesco sulla tolda di comando, in quanto, a ruota, sono maturate le batoste rimediate nelle partite Roma-Lecce 2-1 (20 novembre), Lecce-Catania 0-1 (26 novembre) e Napoli-Lecce 1-0 (3 dicembre). La sconfitta subita contro i partenopei, la nona in campionato, decima stagionale se si considera quella di Coppa Italia, si è rivelata fatale per il tecnico pescarese, che il giorno seguente è stato sollevato dall’incarico e sostituito da Serse Cosmi.
Ora Di Francesco dirigerà di nuovo il Lecce ed avrà modo di provare a riscattare la precedente esperienza negativa vissuta nel Salento, ma anche le due retrocessioni dalle quali è reduce, alla guida di Frosinone e Venezia. I tifosi giallorossi lo sperano.
La Gazzetta del Mezzogiorno