Lecce, lavori in corso e difesa da ritoccare

Inizierà oggi l’avventura con il Lecce di attaccante del Milan, 17 anni compiuti lo scorso 10 marzo. L’attaccante del Milan, 17 anni compiuti lo scorso 10 marzo, è arrivato ieri in città ed oggi si sottoporrà alle visite mediche di prammatica.
C’è da giurare che sarà un po’ emozionato perché per lui prenderà il via la prima esperienza lontano da casa e dalla sua zona di confort costituita dal club rossonero, nel quale è cresciuto, sino ad esordire in serie A ed in Champions League. Una bella sfida per il talento meneghino, deciso a sfondare nel calcio che conta per fare poi ritorno alla casa madre.
Per il resto, in attesa di verificare le mosse che saranno dettate dal mercato in uscita, dalle quali dipenderà in parte quello in entrata, sia nell’ottica della sostituzione di chi partirà che delle risorse eventualmente disponibili in più da investire, ci sono alcuni ruoli nei quali si proverà ad intervenire immediatamente.
Il primo è quello di esterno basso sinistro, in quanto al momento c’è il solo Antonino Gallo e non è ancora certo che resti in giallorosso. Il secondo è quello di difensore centrale perché Gaby Jean ha subito un brutto infortunio sul finire della passata annata ed i tempi di recupero sono lunghi, ma anche in considerazione del fatto che Federico Baschirotto è attenzionato dal Torino e Kialonda Gaspar è seguito dall’Ufinese. Il terzo è quello di esterno alto. Ad oggi, sulle fasce, il Lecce può contare su Tete Morende e Lameck Banda a sinistra e su Santiago Pierotti e Konan N’Dri a destra, ma Corvino ha fatto presente che serve un quinto elemento. A tale proposito i nomi che circolano sono quelli di Valentin Mihaila (Parma), Alieu Fadera (Como) ed Alessio Zerbin (Napoli).
In attesa di sviluppi di mercato, quella odierna è la giornata di Camarda. Max Tonetto, difensore di fascia del Lecce dal 2000/2001 al 20023/2004, ex Bologna, Sampdoria e Roma, ha fatto parte, da grande protagonista, della squadra nella quale è stato lanciato in pianta stabile in serie A Valeri Bojinov, a 17 anni, dopo che aveva esordito a 15 anni, 11 mesi e 12 giorni.
«Che il bulgaro fosse pronto lo si capiva quotidianamente nel corso degli allenamenti - dice l’ex giallorosso - Era tosto, deciso, faceva a sportellate con tutti ed aveva fame di arrivare. D’altro canto, il valore di un calciatore non dipende dall’età. Camarda lo conosco solo per quello che è stato il suo percorso, ma da lontano. Altra cosa è lavorare tutti i giorni con un ragazzo. Che abbia doti di primo piano mi sembra innegabile. L’impressione è che sia molto maturo sul piano caratteriale. Quando l’ho visto in campo mi ha fatto sempre pensare che abbia “fame”. Ha bisogno che gli sia data fiducia per permetterli di mettersi alla prova. In quest’ottica la scelta di accettare il trasferimento al sodalizio salentino penso che sia stata giusta e che possa produrre i suoi frutti».
Ad un centravanti si chiedono i gol: «Il ruolo di Camarda è di quelli di notevole responsabilità. E’ mia convinzione che una squadra non possa prescindere da un portiere che dia ampie garanzie e da una punta che segni. I tifosi del Lecce sono abituati ai grandi bomber. Penso a Pedro Pablo Pasculli, Javier Chevanton, Bojinov, Mirko Vucinic, Cristiano Lucarelli, tutti cannonieri di valore. Ma con l’ex Milan sapranno avere pazienza, a patto che dia tutto dal primo all’ultimo minuto, che esca dal campo con la maglia sudata. Nel lungo periodo, però, non sarà possibile prescindere dai numeri. In questo il calcio è spietato».
Eusebio Di Francesco viene considerato un allenatore che lavora bene con i giovani: «Suppongo che la scelta del Milan e di Camarda sia dipesa dalla presenza del trainer pescarese e dal fatto che il Lecce ha dimostrato di sapere dare spazio a chi merita senza badare all’età. L’interesse delle diverse parti in causa è coincidente. La società rossonera vuole che l’attaccante cresca e sia pronto per il salto di livello che tutti pensano sia alla sua portata. Il ragazzo punta a dimostrare di valere e di meritare i palcoscenici più importanti. Il club giallorosso si aspetta che il centravanti contribuisca alla salvezza e che, con il prezzo pattuito per il contro riscatto in favore del sodalizio meneghino ci guadagni poi qualcosa».
Tonetto vive a Roma e segue da vicino la Roma. Quindi ha avuto modo di valutare il lavoro svolto da Di Francesco nella capitale: «È un tecnico che sa dare una identità ben precisa alle proprie squadre, che di norma esprimono anche un buon calcio. Con la Roma, nella prima stagione, fece benissimo, centrando il terzo posto in campionato e la semifinale Champions, ribaltando all’Olimpico la sconfitta patita all’andata a Barcellona. A Lecce, dopo due retrocessioni, avrà una importante chance di riscatto».
La Gazzetta del Mezzogiorno