Wimbledon aumenta il montepremi e manda in pensione i giudici di linea

Cresce ancora il montepremi di Wimbledon. Per quest’anno gli organizzatori distribuiranno a giocatori e giocatrici 53,5 milioni di sterline (62,7 milioni di euro). Si tratta del 7% in più rispetto al 2024 e il doppio rispetto a quanto offerto un decennio fa, ha annunciato l’All England Lawn Tennis Club.
Al campione del torneo di singolare maschile e alla campionessa di singolare femminile andranno tre milioni di sterline (3,5 milioni di euro), 300 mila in più ciascuno rispetto allo scorso anno. Previsto un aumento del 4% per i vincitori del doppio maschile e femminile, che guadagneranno 680.000 sterline (poco meno di 800 mila euro), e un aumento del 3% per i vincitori del doppio misto, che riceveranno 135.000 sterline (poco meno di 160 mila euro). I giocatori di singolare eliminati al primo turno riceveranno 66.000 sterline (77 mila euro), ovvero il 10% in più rispetto all’anno scorso.
L’organizzazione ha inoltre confermato l’introduzione completa del sistema elettronico di chiamata delle linee in tempo reale. Questa tecnologia, parzialmente testata lo scorso anno, segna la fine dei 147 anni di utilizzo dei giudici di linea a Wimbledon.
A meno di tre settimane dall’inizio dei Championships, le quote dei bookmakers suggeriscono un testa a testa senza favoriti tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, già finalisti al Roland Garros. Ma a Wimbledon da record non c’è solo il montepremi ma anche il prezzo dei biglietti per la finale, per la quale sono in vendita tagliandi a non meno di quasi 300 euro.
Intanto è stata confermata la lesione di 1/o grado all’adduttore della gamba sinistra per Lorenzo Musetti. Il 23enne di Carrara ha postato sui suoi canali social gli esiti degli ultimi accertamenti, dopo quelli ai quali si era sottoposto dopo il ritiro in semifinale al Roland Garros. In dubbio, quindi, la partecipazione del neo n.6 del ranking (“best”) all’ATP 500 del Queen’s in programma la prossima settimana, dove lo scorso anno era arrivato in finale. A seguire, appunto, ci sarà Wimbledon, dove l’italiano lo scorso anno era giunto in semifinale.
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