Bolletta luce, scade il termine per il passaggio dei vulnerabili alle tutele graduali: ecco cosa succede oggi

C’è tempo fino a lunedì 30 giugno, per i clienti vulnerabili del mercato dell’elettricità (over 75, titolari di bonus sociale, beneficiari della legge 104/92 sulla disabilità, utenti di isole minori non interconnesse e di strutture abitative d’emergenza, per chiedere l’ammissione al servizio a tutele graduali, il meccanismo temporaneo messo a punto per favorire la progressiva liberalizzazione del mercato.
La richiesta va inoltrata all’esercente di tale servizio competente nella propria area territoriale. Per facilitarne l’individuazione, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha messo a punto un motore di ricerca (consultabile sul sito dell’Authority: www.arera.it). I clienti già forniti nel STG che diventeranno vulnerabili durante la permanenza nel servizio vi rimarranno senza dover fare alcuna richiesta.
L’Arera ha chiesto nei mesi scorsi agli esercenti di adeguare la comunicazione a questa nuova possibilità pubblicando sui propri siti i canali disponibili (telefonico, digitale e, dove presente, sportello fisico) per richiedere informazioni e presentare la domanda di accesso al servizio, ma anche la documentazione necessaria, inclusi i moduli di autocertificazione predisposti dall’Autorità per attestare i requisiti di vulnerabilità. Sui siti degli operatori, ci sono poi anche i riferimenti al numero verde dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente e alla sezione dedicata del sito Arera (800 166 654).
La possibilità del passaggio verrà meno superata la deadline del 30 giugno: a quel punto i clienti vulnerabili che non richiederanno di entrare nel Stg e quelli che acquisiranno i requisiti di vulnerabilità dopo questa data non potranno più richiedere di essere riforniti dall’esercente il meccanismo temporaneo. Mentre, come noto, potranno sempre, se si trovano nel mercato libero al momento dell’acquisizione dei requisiti di vulnerabilità, chiedere di essere trasferiti nel mercato di maggior tutela, che, come noto, resta in piedi solo per questa categoria di utenti.
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