Frane e pioggia: sentieri martoriati: "Chiuso anche il rifugio principale"

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Frane e pioggia: sentieri martoriati: "Chiuso anche il rifugio principale"

Frane e pioggia: sentieri martoriati: "Chiuso anche il rifugio principale"

7 giu 2025

L’allarme delle associazioni sui percorsi escursionistici. Il Cai: "Adottarne uno può aiutare tutti"
L’appello del Cai per «adottare un sentiero», dopo i tanti danni provocati da maltempo e frane. In più, il rifugio è ancora chiuso

L’appello del Cai per «adottare un sentiero», dopo i tanti danni provocati da maltempo e frane. In più, il rifugio è ancora chiuso

Ce n’è proprio bisogno: di recente la sezione Cai - Club Alpino Italiano di Firenze ha rilanciato il progetto "Adotta un sentiero", chiedendo una mano ai propri soci e anche ai non soci per una migliore gestione dei percorsi escursionistici mugellani. La cui situazione, in Mugello, non è tra le migliori. Certo non è semplice prendersi cura di piste e sentieri che si ramificano nei boschi e sui monti dell’Appennino mugellano. Perché sono tanti: sono infatti ben 640 i km di sentieri di competenza dell’Unione montana dei Comuni del Mugello. E i rami principali da anni sono curati dai volontari del Cai di Firenze, che di recente ha aperto in Mugello una sezione con sede a Borgo San Lorenzo.

I diversi episodi di maltempo, con frane, smottamenti, e con una vera e propria strage di alberi e piante hanno ferito in modo profondo anche la rete sentieristica, con tronchi caduti che rendono difficoltoso o talvolta impossibile il cammino. Tra le ferite recenti va ricordata anche la frana che ha portato nel cuore della valle del Rovigo, tonnellate di immondizia finite nel torente. Le brutte notizie non sono finite. Quest’anno il principale rifugio, aperto in tutti i fine settimana, e per i mesi estivi tutti i giorni, quello dei Diacci, che offriva numerose iniziative, oltre al bar, al ristorante e al pernottamento, è chiuso. Cessata la vecchia gestione, sospesa l’attività a causa di importanti lavori di sistemazione edilizia, la gara per trovare il nuovo gestore, indetta dall’Unione dei Comuni non si è ancora conclusa.

Ecco allora l’invito ad "adottare un sentiero" da parte del Cai, rivolto a tutti, appassionati d’escursionismo, associazioni, ma anche ad abitanti o imprenditori interessati ad una corretta fruizione della rete escursionistica, perché forniscano un contributo "operativo".

Paolo Guidotti

© Riproduzione riservata

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