Il diritto a un’estate di crescita, scoperta e relazioni

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Il diritto a un’estate di crescita, scoperta e relazioni

Il diritto a un’estate di crescita, scoperta e relazioni

Nelle giornate in cui si aprono i centri estivi (che, secondo un’indagine Eures Ricerche Economiche e Sociali e associazione Difesa Orientamento dei Consumatori, vedono i costi aumentati del 12% in un anno e del 23% rispetto al 2023), Fondazione Crt pubblica l’elenco dei 61 enti selezionati in Piemonte e Valle d’Aosta grazie al progetto “Il mio posto nel mondo”. Un ampio programma di attività educative, ludiche e sociali per garantire un’estate all’insegna della crescita, dell’inclusione e del benessere per oltre 10mila bambini e ragazzi provenienti da contesti caratterizzati da fragilità socio-economica, bisogni educativi speciali o disabilità.

L’insieme dei centri estivi selezionati (il 74% dei quali coinvolgono bambini e ragazzi con disabilità, bisogni educativi speciali o disturbi dell’apprendimento) costituisce l’esito della prima tranche del bando, a cui seguirà quella relativa alle attività di pre-scuola e doposcuola. I risultati in questo caso verranno comunicati entro luglio 2025.

L’iniziativa mira a contrastare le disuguaglianze, offrendo spazi educativi di qualità, favorendo la socializzazione e supportando le famiglie, in particolare quelle che vivono in aree con fragilità, e quelle con bambini con difficoltà e disabilità. «Un progetto di grande impatto sociale», si legge in una nota della Fondazione, «capace di attivare reti educative sui territori e restituire a ogni bambino, indipendentemente dal contesto di provenienza, il diritto a un’estate fatta di crescita, scoperta e relazioni».

Si va dal potenziamento della lingua italiana per bambini e ragazzi non madrelingua a percorsi didattici dedicati alle materie Stem, con l’obiettivo di avvicinare i partecipanti al mondo della scienza e della tecnologia. Non mancheranno attività a contatto con la natura, come escursioni e cura di orti botanici, per rafforzare il legame con l’ambiente, insieme a laboratori artistici e musicali che stimoleranno la creatività e l’espressione individuale. Ampio spazio sarà riservato anche al benessere psicologico, con momenti dedicati alla gestione dello stress, allo sviluppo delle competenze emotive e alla cittadinanza attiva, accanto a incontri volti a creare reti tra educatori, famiglie e comunità.

Secondo la presidente della Fondazione Crt Anna Maria Poggi: «Sostenere e rafforzare la rete di chi si prende cura dei più giovani, soprattutto di quelli più fragili, significa contribuire a prendersi cura della comunità».

La fotografia in apertura è di Artem Kniaz su Unsplash

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