Indagati gli agenti che hanno fermato i killer del carabiniere. “Hanno rischiato la vita, ora anche un processo”

“È arrivato l’avviso di garanzia nei confronti dei due poliziotti che hanno fermato gli assassini del carabiniere Legrottaglie”. Lo fa sapere il sindacato autonomo di polizia. L’accusa è di omicidio colposo. “I colleghi hanno fatto il loro dovere per fermare pericolosi assassini armati che non avevano esitato ad uccidere il carabiniere Legrottaglie. Hanno rischiato la loro vita per assicurare alla giustizia due efferati delinquenti e ora rischiano il processo”, spiega il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni, specificando che si tratta di “un atto di garanzia che consentirà ai colleghi di partecipare a tutte le fasi del processo e anche ad eventuali incidenti probatori, ma dovranno farlo con i loro avvocati e sino a quando non terminerà il procedimento avranno la carriera bloccata”.
Ancora Paoloni: “È ora di cambiare la norma e quando sussistono cause di giustificazione del reato quali l’uso legittimo delle armi, la legittima difesa e l’adempimento del dovere non si proceda più con l’avviso di garanzia automatico, ma siano prima effettuati accertamenti di garanzia nei quali sia la nostra amministrazione a dover rappresentare gli operatori nelle prime fasi di verifica”. Conclude Paoloni: “Siamo vicini ai due colleghi indagati in questa loro difficile fase del loro percorso professionale e siamo certi che sapranno dimostrare la regolarità del loro agire, auspichiamo infine che le verifiche siano il più celeri possibili. Il Paese deve essere grato ai nostri due colleghi per aver rischiato la vita per assicurare alla giustizia pericolosi criminali. Chi fa il proprio dovere deve essere premiato e non messo sotto processo”.
Seguici anche su Instagram – Clicca qui Ricevi gratuitamente le notizie sul tuo Messenger di Facebook. Ecco comeİmmediato