Sciopero per Gaza, scontri e guerriglia alla stazione di Milano: al governo Meloni non aspettavano altro

ProPal
L'assalto alla Centrale si prende i titoli, quasi tutte le manifestazioni pacifiche. La premier: "Mi auguro condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche". 10 fermati, una 60ina di agenti feriti

Adesso avranno di cosa parlare chi vuole associare la protesta alla violenza urbana, chi sottolineava prendendosi molto sul serio a cosa potesse mai servire una giornata di sciopero per una guerra in corso a circa tremila chilometri di distanza in linea d’aria, il governo Meloni al potere che al fantomatico e indistinto aggettivo “ProPal” potrebbe associare soltanto le azioni di alcuni facinorosi. Quasi tutte pacifiche, senza alcun problema, tensione o contatto, le manifestazioni in tutta Italia in occasione dello sciopero proclamato da alcuni sindacati di base per oggi, lunedì 22 settembre. In alcuni casi invece ci sono stati momenti di vera e propria guerriglia urbana, come per esempio alla Stazione Centrale di Milano e a Bologna, zona autostrada.
Alcune centinaia di manifestanti hanno provato a forzare l’ingresso dello scalo ferroviario di Milano, sono venuti in contatto con un gruppo di poliziotti. Così sono esplosi gli scontri, i più violenti nei pressi della galleria antistante alla stazione. Questa fazione facinorosa ha rotto molti vetri dei portoni di accesso, alcune vetrine di alcuni negozi, si sono verificati alcuni lanci di oggetti verso le forze dell’ordine cui la polizia ha risposto con i lacrimogeni. Con alcuni bidoni della spazzatura erano state assemblate delle barricate. Tutti i negozi al piano terra sono stati chiusi. Gli agenti in assetto antisommossa nel pomeriggio sono riusciti a far allontanare i manifestanti e a far riaprire la stazione. Gli scontri si erano spostati successivamente su via Vittor Pisani, il vialone che collega l’ingresso della stazione a piazza della Repubblica.
I resoconti parlano di momenti di vera e propria guerriglia, prima che nel pomeriggio la situazione tornasse in un’atmosfera meno incandescente. Forse i manifestanti avevano intenzione di raggiungere i binari e di bloccarli. Il resoconto finale riporta un bollettino di dieci fermati e una sessantina di agenti feriti. “Un pensiero di vicinanza alle forze dell’ordine le parole nel post della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”. La situazione nel pomeriggio è rientrata.
A Bologna è stata bloccata la tangenziale, interrotto il traffico. Alta tensione anche a Marghera, dove la polizia in assetto antisommossa ha azionato gli idranti per impedire loro di avvicinarsi al casello del porto commerciale. Almeno 15mila persone si erano riunite dietro lo striscione “Gaza sta bruciando, blocchiamo tutto”. A Napoli i manifestanti sono riusciti a raggiungere i binari e a bloccarli. A Roma il corteo partito da Piazza dei Cinquecento avrebbe messo insieme almeno 50mila persone.
Secondo le stime almeno 100mila persone sono scese in piazza in oltre 70 città in tutta Italia.
l'Unità