Streaming pirata con Fire TV Stick: risposta di Amazon

Enders Analysis ha pubblicato un report sulla diffusione dello streaming pirata in Europa. Secondo la società di ricerca, la “colpa” sarebbe principalmente di Amazon in quanto le sue Fire TV Stick sono molto utilizzate per accedere alle IPTV. L’azienda di Seattle ha respinto le accuse.
Le Fire TV Stick supportano i file APK di Android, quindi è piuttosto semplice installare app di IPTV che permettono l’accesso allo streaming pirata, in particolare alle partite di calcio. È sufficiente sottoscrivere un abbonamento a prezzi irrisori per vedere gli eventi sportivi sulla TV.
Molti utenti non si preoccupano dei rischi, come l’invio dei dati della carta di credito e l’installazione di app che potrebbero contenere malware. Nonostante Prime Video sia uno dei servizi più piratati, Enders Analysis ritiene che Amazon faccia poco per contrastare il fenomeno. Un portavoce dell’azienda di Seattle ha smentito le accuse:
I contenuti piratati violano le nostre politiche sui diritti di proprietà intellettuale e compromettono la sicurezza e la privacy dei nostri clienti. Collaboriamo con partner del settore e autorità competenti per combattere la pirateria e proteggere i clienti dai rischi associati ai contenuti piratati. Il nostro Appstore vieta le app che violano i diritti di terze parti e avvertiamo i clienti dei rischi associati all’installazione o all’utilizzo di app provenienti da fonti sconosciute.
Amazon ha inoltre aggiunto che sono state implementate modifiche ai dispositivi Fire per ostacolare lo streaming pirata.
La società di ricerca ha evidenziato anche la “complicità” di Meta, Google e Microsoft. L’accesso illegale ai contenuti viene pubblicizzato su Facebook.
Nel report viene inoltre evidenziato che Google e Microsoft offrono tecnologie DRM (Widevine e PlayReady) troppo vecchie, quindi vengono facilmente aggirate. È necessaria una completa revisione dell’architettura, ma per le due aziende non è una priorità.
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