Appello per Gaza: «Fermiamo il genocidio. Costruiamo ad Arezzo una mobilitazione a sostegno del popolo Palestinese»

Arezzo, 14 maggio 2025 – Appello per Gaza: «Fermiamo il genocidio. Costruiamo ad Arezzo una mobilitazione a sostegno del popolo Palestinese»
Dopo oltre 580 giorni di guerra, più di 52mila persone uccise dai bombardamenti israeliani (di cui oltre 18mila minori) e 120mila feriti (dati Wafa) la striscia di Gaza è al collasso.
E’ ormai chiaro a tutti che l’obbiettivo finale di Israele non è stato la risposta all’attacco di Hamas, ma piuttosto la distruzione di qualsiasi entità palestinese al fine di una totale annessione dell'intero territorio e del controllo dell’intera area, funzionale alla visione imperialista e di suprematismo etico-culturale delle "democrazie" occidentali: lo sterminio del popolo palestinese, la piena occupazione di Gaza, la deportazione dei suoi abitanti, lo sfollamento forzato con borbardamenti a tappeto, la distruzione sistematica di tutte le strutture civili, educative e sanitarie, l’uccisione di medici, infermieri, giornalisti, personale delle ONG, dell’ONU e dell’Unrwa (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), la chiusura di tutti i passaggi per impedire gli aiuti e un assedio per fame e sete che sta ammazzando migliaia di persone ed in primis i bambini.
Che cos’è questo se non un genocidio?
A Gaza muore l’umanità, ma anche l’Europa, che copre la crisi dei sistemi economici industriali imposti dalla finanza internazionale con il rilancio dell’industria degli armamenti, dimenticando il proprio passato e l’idea che ne ha mosso la costruzione (a partire dal Manifesto di Ventotene-1941).
A tutti noi verrà chiesto conto di questo genocidio che è la più grande strage dopo la fine della seconda guerra mondiale, di non aver visto quello che succedeva in Israele a partire dalla Nakba (1948), di non aver ascoltato, di esserci girati dall’altra parte, di aver giustificato 77 anni di colonizzazione, in nome della sicurezza di uno Stato, quello di Israele a spese di un popolo, quello Palestinese.
A noi italiani verrà chiesto conto della strage di un popolo da parte di un nostro alleato, il comportamento di un Governo che supporta le azioni militari dello Stato di Israele, mantiene accordi di cooperazione e rafforza i suoi legami militari con l’apparato bellico israeliano.
Mentre a Gaza si muore.
E’ necessario lavorare per una mobilitazione a partire dalla nostra realtà per rompere il silenzio, far conoscere la strage in atto, costruire una solidarietà diffusa verso il popolo palestinese, boicottare il governo fascista israeliano interrompendo ogni relazione diplomatica ed economica, rispettando il mandato di arresto CPI contro Netaniahu, riconoscere lo Stato di Palestina.
Si propone una manifestazione unitaria di quanti, associazioni, partiti, cittadine e cittadini, riconoscendosi nei valori della nostra Costituzione e al di là delle diverse sensibilità ed esperienze, vogliono fermare il genocidio in Palestina, fermare la guerra, riaffermare il diritto e la giustizia internazionale.
Ida Nocentini
La nota della Segretaria della Federazione di Arezzo PRC-SE
La Nazione