Armi a Israele, respinta la mozione Pd-Avs-M5S che chiedeva lo stop alla cooperazione militare

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Armi a Israele, respinta la mozione Pd-Avs-M5S che chiedeva lo stop alla cooperazione militare

Armi a Israele, respinta la mozione Pd-Avs-M5S che chiedeva lo stop alla cooperazione militare

L'Aula della Camera ha bocciato la mozione unitaria di Pd, M5S e Avs che chiedeva la sospensione del Memorandum con lo Stato di Israele e sulla quale il governo ha dato parere negativo. Sulle altre ha proposto alcune riformulazioni.

Le mozioni Conte, Schlein, Bonelli ed altri, Boschi, Magi e Schullian riguardavano le iniziative in ordine alla denuncia formale del Memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il governo dello Stato di Israele. Iv e Azione si sono astenute (i voti favorevoli sono stati 105, i contrari 142). La mozione è stata votata per parti separate e sul primo capoverso delle premesse hanno votato a favore anche Azione e Iv, ma è stato anch'esso respinto avendo incassato il parere contrario del governo.

È stata invece approvata, ma il testo è stato riformulato su richiesta del governo che ha dato quindi parere favorevole, la mozione di Italia viva a prima firma Boschi. Votata per parti separate, sul grosso del testo di Iv il Pd, M5S e Avs si sono astenuti, mentre hanno votato in maniera difforme su un solo capoverso delle premesse.

È stata infine respinta anche la mozione di Più Europa. La maggioranza non aveva presentato un proprio testo.

"L'Italia è impegnata un'intensa azione diplomatica per il cessate il fuoco e fermare la catastrofe umanitaria a Gaza. Il nostro Paese ha ripetutamente ribadito l'esigenza di porre fine alle ostilità, del ripristino di un pieno flusso di aiuti e del rilascio degli ostaggi. Il sostegno al popolo palestinese è concreto e costante", ha spiegato il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago motivando il parere, e ricordando che il Memorandum d'intesa fra Italia e Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, siglato a Parigi il 16 giugno 2003, "ha consentito di creare filiere produttive e industriali, rafforzando la difesa del nostro Paese e dei nostri militari garantendo l'accesso a tecnologie avanzate. L'approccio dell'Italia sulla fornitura di armi a Israele è in linea con la normativa italiana e internazionale: dopo il 7 ottobre l'Italia ha sospeso tutte le nuove autorizzazioni sull'esportazione armi a Israele, che prosegue tuttora". Pertanto, conclude il sottosegretario, "non è necessario sospendere un accordo che non prevede obblighi specifici e non ha impedito un approccio restrittivo, fermo restando che il memorandum scadrà ad aprile 2026 e l'esecutivo si riserva la facoltà, entro quella data, di effettuare valutazioni di merito e di opportunità".

La Repubblica

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