Elezioni regionali in Toscana, c’è il decreto ufficiale: si vota il 12 e 13 ottobre

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Elezioni regionali in Toscana, c’è il decreto ufficiale: si vota il 12 e 13 ottobre

Elezioni regionali in Toscana, c’è il decreto ufficiale: si vota il 12 e 13 ottobre

12 ago 2025

Il governatore uscente ha adottato il provvedimento. Comizi sotto l’ombrellone e 12 settembre termine ultimo per depositare le liste
Il presidente Eugenio Giani ha firmato in data odierna il decreto di indizione delle elezioni regionali. Le elezioni si terranno il 12 e 13 ottobre 2025

Il presidente Eugenio Giani ha firmato in data odierna il decreto di indizione delle elezioni regionali. Le elezioni si terranno il 12 e 13 ottobre 2025

Firenze, 12 agosto 2025 – Sessanta giorni, precisi precisi, di campagna elettorale sotto l’ombrellone, quarantacinque di comizi elettorali e liste da depositare entro e non oltre il 12 settembre. Il dado è tratto: il governatore uscente Eugenio Giani ha firmato questo pomeriggio il decreto con cui indire la tornata elettorale per rinnovare il consiglio regionale secondo i poteri conferiti dalla legge ai presidenti di Regione.

Si vota domenica 12 e lunedì 13 ottobre, con eventuale secondo turno di ballottaggio due settimane dopo, il 26 e 27. Nessun election day unico, quindi, per Toscana, Marche, Campania e Veneto. "È il momento giusto”, ha detto Giani nelle ore precedenti alla firma. Adesso, per le forze politiche fuori dal consiglio regionale, parte la raccolta firme contro il tempo.

Centrosinistra

In Toscana sarà campo largo. Il centrosinistra si presenterà agli elettori di una Regione, storicamente rossa, con una coalizione fortemente allargata rispetto alla proposta elettorale del 2020, retta principalmente dall’asse Pd-Italia Viva. Al Nazareno, nel frattempo è arrivata Elly Schlein, nel segno di un rinnovamento progressista «testardamente unitario». La naturale conseguenza è stata la ricerca di un triumvirato, costi che quel costi, del (suo) Pd con il Movimento 5Stelle e Alleanza Verdi SInistra. Faticosamente, e solo tramite una consultazione online, la base degli iscritti fedeli a Giuseppe Conte, hanno certificato nero su bianco la volontà di correre a braccetto con i dem. Subito prima, la direzione Pd che ha sdoganato il Giani bis, dopo settimane di tensioni (e trattative) con la segreteria romana. Adesso per il Pd Toscana si apre la delicata partita della composizione della lista, da varare in punta di Regolamento, approvato nell’ultima assise. I pericoli tra la base riformista e schleiniana sono dietro l’angolo, per la questione deroghe dei consiglieri regionali a tetto e con due mandati in Consiglio sul curriculum. Accanto a Pd-5s-Avs ci sarà una lista civica a vocazione riformista, senza simboli ma a cinque gambe: Italia Viva, Azione, +Europa, Psi e Repubblicani.

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Centrodestra

Ancora manca il candidato. Ma si attende solo l’ufficialità: sarà il sindaco di Pistoia in quota Fratelli d’Italia Alessandro Tomasi a sfidare Giani. Un amministratore moderato e pragmatico che ha blindato per due mandati una città capoluogo tradizionalmente spostata a sinistra come Pistoia. Anche grazie a una forte connotazione civica all’interno della sua proposta politica. Lo stesso schema Tomasi vorrebbe replicarlo anche per questa partita. Difficile, sin qui, sondaggi alla mano. Giani è forte di un trend consolidato che lo vede vincitore già al primo turno. Ma FdI, Lega e Forza Italia ci credono. Ad allargare le maglie di una coalizione che viaggia compatta dal 1994, due civiche. Una dovrebbe chiamarsi “È ora - Lista Civica per Tomasi presidente“, più quella di Noi Moderati con il parlamentare Alessandro Colucci come frontman.

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