Inchiesta urbanistica a Milano, interrogatori per Tancredi e Catella: Sala passa la grana alla vicesindaca Scavuzzo

Si tratta o no di corruzione?
Si tratta o no di corruzione? Questo non potranno che stabilirlo i processi, anche se va ricordato che esprimendosi in altri tronconi di indagine il gip aveva confermato l’impianto accusatorio.

Oggi parlano davanti al gip gli indagati che secondo la procura rischiano l’arresto tra carcere e domiciliari. C’è attesa per quanto diranno lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella e l’ex assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi dimessosi ieri l’altro, accusando parti della maggioranza di aver agito da fuoco amico. Sulle sue dimissioni non tutti erano d’accordo, come del resto ci sono dissensi sulla decisione di Sala che ieri ha affidato l’interim dell’urbanistica al vicesindaco Anna Scavuzzo.
Carlo Monguzzo dei Verdi parla, su questa nomina temporanea, di “mancanza di discontinuità”, criticando il sindaco che intanto ribadisce la volontà di andare avanti nell’incarico perché spiega “ho fiducia nei milanesi”. Beppe Sala è come un allenatore di calcio che ha cannato l’avvio del campionato e ha in realtà una fiducia a tempo. La determinazione del primo cittadino a proseguire nel percorso di vendita dello stadio di San Siro a Milan e Inter non è condivisa da alcuni consiglieri comunali, anche se sarebbe eventualmente supportata da una parte dell’opposizione ma in tal caso si creerebbero enormi problemi politici. Se ne riparlerà a settembre perché così ha voluto il Pd. Gli interrogatori di questa mattina farebbero parte di una fase interlocutoria. La decisione del giudice delle indagini preliminari Mattia Fiorentini, secondo indiscrezioni, potrebbe arrivare solo ai primi giorni di settembre e in qualsiasi direzione vada non potrà sciogliere il nodo probatorio sulla questione degli scambi di potere e dei conflitti di interesse. Si tratta o no di corruzione? Questo non potranno che stabilirlo i processi, anche se va ricordato che esprimendosi in altri tronconi di indagine il gip aveva confermato l’impianto accusatorio.
Intanto emerge che allegate all’inchiesta ci sono alcune chat tra indagati dove si parla di “ricaricare di edilizia sociale residenziale i progetti delle porte metropolitane per giustificare l’interesse pubblico”. In un’altra conversazione si parla invece di organizzare una riunione per esaminare in maniera riservata il progetto relativo alla risistemazione di piazzale Loreto. Si tratta di segnali quantomeno opachi della gestione dell’urbanistica dove c’è sempre di mezzo la commissione paesaggi che, secondo la procura, sarebbe stata usata per aggirare il progetto relativo al governo del territorio con la complicità di componenti interni, come gli architetti privati chiamati a controllare colleghi con i quali lavoravano in altri ambiti.
l'Unità