Lite nel Pd sulla Toscana, a vuoto il blitz romano di Giani

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Lite nel Pd sulla Toscana, a vuoto il blitz romano di Giani

Lite nel Pd sulla Toscana, a vuoto il blitz romano di Giani

Inaspettato, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si è presentato agli Studios di via Tiburtina a Roma, dov'era in corso la Conferenza nazionale del Pd sulle Politiche industriali. Ancora in attesa del via libera ufficiale del partito alla sua ricandidatura, il governatore si è fatto trovare da Elly Schlein seduto in prima fila. Un memento, che avrebbe potuto innescare un colloquio risolutore. E invece no.All'arrivo della segretaria, i due si sono salutati in maniera affettuosa, ma nulla di più. "Qualche battuta l'abbiamo scambiata", ha poi detto Giani lasciando gli Studios dove era intervenuto poco prima a nome dei governatori del centrosinistra. Intervento seguito da Schlein che alla fine lo ha applaudito. Niente che abbia però mutato lo stato delle cose.

Anzi: qualche ora dopo, gli esponenti toscani dell'area Schlein hanno fatto uscire una nota per esprimere "irritazione e sbigottimento per le fughe in avanti" di Giani. Il riferimento era all'annuncio dei giorni scorsi, quando il governatore ha ufficializzato di voler correre di nuovo, ma anche il blitz della mattinata non ha stemperato.

Il centrodestra, invece, proverà a cercare la quadra entro la fine della settimana, in una riunione sulle Regionali con la premier Giorgia Meloni, i segretari della Lega Matteo Salvini, di Fi Antonio Tajani e il capo politico di Noi moderati Maurizio Lupi. Per il campo largo, il rebus toscano è parte di un rebus nazionale. La partita di Giani incrocia quella campana: là il candidato di centrosinistra dovrebbe essere del M5s, ma sul nome i lavori sono in corso. I papabili sono l'ex presidente della Camera Roberto Fico e il deputato Sergio Costa. Per il centrodestra si parla del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli (FdI). Ma ancora nulla è ufficiale. "La posizione di FdI è nota da tempo - ha però sottolineato Cirielli - Il partito campano mi ha dato questa investitura. Poi abbiamo avuto dei sondaggi che mi hanno visto come il più forte".

Nel centrosinistra c'è anche il caso Puglia, con l'ex sindaco di Bari Andrea Decaro favoritissimo, ma senza che il cerchio sia chiuso, anche perché non gradisce i progetti del governatore uscente Michele Emiliano e dell'ex governatore Nichi Vendola, che hanno intenzione di candidarsi al consiglio regionale. In Veneto, invece, il Pd e gli alleati del campo largo hanno già scelto: l'ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo. E siccome il centrodestra deve ancora capire come organizzarsi dopo l'era del governatore Luca Zaia, il Pd vuol fare presto: "Basta tentennamenti, Zaia fissi subito la data delle elezioni", li esorta Andrea Martella.In Toscana ci saranno il 12 ottobre. Il nome di Giani fa parte di una trattiva che Schlein sta portando avanti con le altre forze della coalizione nelle regioni al voto: anche Marche e Valle D'Aosta. Nelle Marche, però, corre già ufficialmente l'europarlamentare ed ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, mentre in Valle D'Aosta i giochi si faranno dopo il voto. Nei giorni scorsi, Giani ha ufficializzato la sua disponibilità a correre di nuovo in Toscana anche per "la necessità di dare un po' una scossa", ha spiegato, ricordando che mancano 90 giorni al voto.

"Sento di avere tanto consenso, tanto sostegno nel Pd, nella coalizione", ha poi rimarcato. Per il momento, a Giani mancano gli appoggi di Sinistra italiana e M5s. Ma "più della metà dei sindaci toscani e tanti esponenti della società civile hanno fatto appelli perché si chiarisse questo quadro - ha sottolineato - Sul territorio si vive questa necessità di un passo avanti". Quello che Giani sperava di compiere agli Studios. Invece Schlein non ha mosso piede: "Siamo al lavoro per chiudere le alleanze vincenti nelle sei regioni - ha ribadito - Ci stiamo lavorando con spirito unitario e con tutto il partito coinvolto".

Che non abbia gradito le mosse del governatore non è un mistero. A togliere ogni dubbio è arrivata la nota degli esponenti della sua area, col deputato e segretario regionale Emiliano Fossi e col deputato Marco Furfaro, molto vicino alla segretaria: "Gli appelli e le dichiarazioni" di Giani "minano il campo largo e l'alleanza con i cinque stelle". Lunedì Giani e Schlein di vedranno a Roma. Stavolta l'appuntamento è nelle agende di entrambi. Magari chissà.

ansa

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