Malumori nel Carroccio per i poteri alla Capitale: “E il nostro federalismo?”


LaPresse
Leghisti contro Roma
Finalmente il governo si decide ad avviare una riforma costituzionale sull’autonomia? Sì, ma per Roma. Villanova: "Niente in contrario purché vada di pari passo con quella delle regioni". Grimoldi (Patto per il Nord): “Salvini pensa solo al ponte sullo Stretto. E non muove più un dito per il settentrione”
Beffa padana servita. Finalmente il governo si decide ad avviare una riforma costituzionale sull’autonomia? Sì, ma per Roma Capitale. Mentre le regioni ordinarie devono ancora aspettare la loro. È un successo politico per Giorgia Meloni. È un problema scottante per Matteo Salvini. Che tace e acconsente, secondo proverbio. Andrà bene, ai vecchi leghisti del nord? Mica tanto. Massimiliano Romeo, segretario del Carroccio in Lombardia, contattato dal Foglio si affida al “no comment”.
“Noi non siamo più dentro la Lega perché la Lega non è più dentro sé stessa”, punge Paolo Grimoldi, predecessore di Romeo da sempre vicino a Bossi, oggi fondatore di Patto per il Nord. “Anzi: interventi governativi come quello romano sono la conferma di quanto andiamo dicendo da tempo. E cioè che Salvini pensa soltanto a raccogliere fondi per il ponte sullo Stretto. E non muove più un dito per il settentrione”. È un j’accuse che rimbalza fino al Veneto, dove Alberto Villanova – lui ben saldo dentro la Lega – dice: “Quando si parla di federalismo non ci tiriamo mai indietro, dunque non abbiamo nulla in contrario alla riforma per la capitale”, premette il capogruppo degli zaiani in Consiglio. “Purché vada di pari passo, velocità e priorità con quella delle regioni, che tra l’altro la chiesero via referendum. Queste riforme purtroppo hanno tempi pachidermici, approvarle in Cdm – vedi legge Calderoli – non significa che andranno presto in porto. Ma non ci possono essere cittadini di serie A e serie B: se venisse intrapresa una corsia preferenziale per l’iter di Roma, allora sì che sarebbe un problema. Al governo lo sanno bene: è un errore che eviteranno di fare. Intanto noi veneti monitoriamo attentamente la situazione”. E a chi dice che Salvini trascura il nord? “Ho spesso a che fare con persone uscite dalla Lega: l’obiettivo mio e di chi è rimasto è continuare a fare gli interessi di queste regioni. Noi non lavoriamo contro le autonomie degli altri, ma per portare a casa la nostra”. Il vicepremier, chissà. “Se va avanti così ci fa solo un favore”, di nuovo Grimoldi. “Lo vedrete anche alle elezioni. Qui al nord di sicuro”.
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