La geopolitica cambia il mercato europeo della droga: policonsumo di sostanze e nuovi rischi anche in Italia

L'instabilità geopolitica, la globalizzazione e le nuove tecnologie cambiano il mercato della droga. Il policonsumo di sostanze, la diffusione di nuove droghe, in particolare quelle sintetiche, alcune delle quali prodotte direttamente in Europa, ma anche i criptomercati, le nuove rotte commerciali e le sempre più vaste catene di approvvigionamento, complicano lo scenario. Si creano nuove tendenze di consumo, ma anche danni sanitari, sociali ed economici non sempre calcolabili e decessi in aumento, che contribuiscono al carico globale di malattie. Lo evidenzia il nuovo report dell'Agenzia europea delle droghe e delle tossicodipendenze, da cui emerge anche la preoccupazione per la diffusione di nuove sostanze psicoattive: un'ampia gamma di droghe (ben 47) non regolamentata dalle convenzioni internazionali di controllo, notificate per la prima volta lo scorso anno.
«L'Agenzia sta affrontando la crescente complessità del fenomeno della droga e delle sostanze emergenti - afferma Franz Pietsch, presidente del consiglio di amministrazione dell'Agenzia europea - . Grazie a nuovi strumenti e competenze, l'Euda rafforzerà l'Unione europea, supportando gli Stati membri nella risposta alle sfide per la salute e la sicurezza derivanti dal consumo delle droghe illecite».
Fra gli adulti italiani, il 34,8% di un campione di 4011 intervistati usa cannabis. Fra i giovani (15-34 anni) il 2,5% la utilizza quotidianamente. I consumatori maschi sono più del doppio delle donne. E intanto il contenuto medio di Thc raddoppia: oggi è del 23%. Nell'ultimo anno hanno fatto uso di cannabis complessivamente 24 milioni di europei adulti. Il 6,6% del campione italiano, invece, sniffa cocaina (il 5,2% fra i giovani tra i 15 e i 34 anni). E si teme, ad ampio raggio, per la diffusione dei cannabinoidi sintetici: nel giugno 2024, l'Ungheria ha segnalato un'ondata di 30 avvelenamenti acuti non letali connessi a «caramelle gommose» con all'interno potenti cannabinoidi semisintetici. Sotto la lente europea del mercato e dei consumi, la cocaina risulta la seconda droga più diffusa (4,6 milioni di europei, ma il primato è dell'eroina) con modelli di consumo diversi fra i vari paesi. E anche la più problematica, con un sensibile aumento di pazienti che si sottopongono per la prima volta a terapie (31%). I sequestri record hanno consentito di verificare i vari punti di ingresso della droga (Belgio, Spagna, Germania, Francia, Portogallo), ma anche di considerare il legame fra l'uso della sostanza e la violenza. L'esame delle acque reflue ha messo in evidenza il costante aumento della disponibilità della sostanza.
Ma sono le anfetamine, le metanfetamina e, più recentemente, i catinoni sintetici (tutti stimolanti del sistema nervoso centrale provenienti per lo più dall'India attraverso i Paesi Bassi) a espandersi sul mercato, dove sono sempre più disponibili, considerate importazioni e sequestri senza precedenti. I siti di produzione, molti dei quali con capacità industriale (organizzati per l'export verso mercati extra-Ue, più redditizi), sono concentrati in pochi paesi. La produzione su larga scala, sia di anfetamina sia di metanfetamina, avviene prevalentemente nei Paesi Bassi. Una parte di anfetamina anche in Germania e in Polonia, mentre nella Repubblica Ceca sono segnalati impianti di produzione di metanfetamina su scala più piccola, a servizio del mercato interno. Preoccupa la crescita della produzione europea di ecstasy (metilenediossimetanfetamina), il cui consumo aumenta anche in Italia, soprattutto fra i giovani. È allerta anche per il recente traffico di olio base di anfetamina dai Paesi Bassi e dal Belgio verso altri paesi per la conversione in prodotti di consumo. Da controlli e sequestri risulta che i trafficanti indirizzano tatticamente le spedizioni nascoste in container marittimi attraverso luoghi meno associabili al traffico internazionale di droga, prima di raggiungere la destinazione effettiva.
La maggior parte dei laboratori di catinoni sintetici si trova in Polonia, Belgio e Germania e sono gestiti da reti criminali locali. L'aumento del consumo di queste sostanze rappresenta una sfida per la riduzione del danno e i servizi sanitari di emergenza. Nel 2023, 9200 consumatori in diversi paesi europei hanno iniziato un trattamento farmacologico specialistico. Disponibili sul mercato anche diverse sostanze con proprietà allucinogene, anestetiche, dissociative o depressive: tra queste, le foglie di khat (dalla pianta Catha edulis ), l'lsd (dietilamide dell'acido lisergico), i funghi allucinogeni, la ketamina, il ghb (gamma-idrossibutirrato) e il protossido di azoto. Si teme, inoltre, che il divieto da parte dei talebani della coltivazione del papavero da oppio e della produzione di oppio in Afghanistan, potrebbe potenzialmente portare a colmare le carenze del mercato europeo con oppioidi sintetici.
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