Romagna, le meraviglie acquatiche di Premilcuore: le Grotte urlanti e la Cascata della sega

Se ci fosse un classifica dei luoghi italiani dai nomi più romantici ed evocativi, Premilcuore certamente avrebbe un posto in diritto nella top 10.
Si tratta di un piccolo borgo ben al di sotto dei mille abitanti sperduto tra i boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, sul versante romagnolo della catena appenninica, non lontano dal confine con la Toscana. Posto a circa 500 metri di altitudine, è attraversato dal fiume Rabbi, corso d’acqua che nasce dai 1600 metri del monte Falco, la cima più alta dell’Appennino tosco-romagnolo, e dopo aver attraversato Premilcuore prosegue fino a gettarsi nel fiume Montone a Forlì.
Nelle immediate vicinanze del paese il Rabbi ha, nel corso dei secoli, scavato la roccia per realizzare due veri e propri meraviglie naturali: le Grotte urlanti e la Cascata della sega, tra le più spettacolari della Romagna.
Presso la frazione di Giumella, infatti, il fiume ha scavato la roccia in maniera peculiare. Il suo corso affronta una cascata all’interno di una grotta, dove forma due piscine naturali gemelle quasi perfettamente circolari, prima di proseguire il suo corso verso Premilcuore. Il fragore della cascata nel periodo invernale, quando la portata del Rabbi è maggiore, crea degli effetti sonori nella grotta che sono stati paragonati a urla, dando così l’appellativo di Grotte urlanti alle cavità.
Poco più a valle la Cascata della sega è uno scenografico doppio salto del fiume in una grande piscina naturale, un luogo perfetto per un tuffo rinfrescante e adrenalinico nel cuore dell’estate.
Come arrivare alle Grotte urlantiDa Premilcuore si segue la Strada provinciale 9ter in direzione di Castel dell’Alpe e Fiumicello. Dopo appena un paio di chilometri si trova uno spiazzo sterrato sulla sinistra, in corrispondenza del cartello che indica l’inizio della frazione di Giumella. In questo luogo si può lasciare l’auto, e dalle immediate vicinanze un sentiero scende a destra verso un bucolico ponte in pietra che attraversa il fiume.
Prima del ponte, sulla destra, si può scendere lungo il prato per affacciarsi da sopra alla cavità delle grotte; a sinistra, invece, si scende ulteriormente per arrivare sul letto del fiume e visitare le Grotte urlanti.
Si tratta di un luogo davvero unico: il nome di Grotte urlanti deriva dal fatto che all’interno di questa notevole cavità scavata nella pietra dal fiume Rabbi nel corso dei millenni, lo scroscio dell’acqua, quando la portata è discreta, diventa quasi assordante, rimbombando contro le pareti della grotta.
Addentrandosi nella grotta, una prima piscina di acqua trasparente fa da anticamera a una seconda marmitta, nella quale si getta la cascata che arriva direttamente dal livello superiore del terreno. Uno scenario straordinario che riporta alla mente la forza brutale e primordiale degli elementi naturali.
Proprio questa eccezionalità del luogo conferisce un’atmosfera particolare ai lunghi pomeriggi estivi che tanti e tante giovani scelgono di passare sulla riva del fiume, tra qualche amaca tesa fra i radi alberi a poca distanza dal letto del fiume, gli asciugamani stesi un po’ più a valle delle grotte, chi si siede in contemplazione sui gradini rocciosi all’ingresso delle stesse.
Se si attraversa il ponte incrociato prima di scendere sul greto del fiume si incontra un sentiero che collega le Grotte urlanti alla Cascata della sega e questa, attraverso una strada asfaltata, direttamente con Premilcuore. Le Grotte sono dunque raggiungibili anche a piedi e il percorso dal paese è poco più lungo di due chilometri, per circa mezz’ora di camminata.
Come arrivare alla Cascata della segaLa Cascata della sega si può raggiungere sia da Premilcuore che dalle Grotte urlanti tramite il sentiero che collega i tre luoghi. Avvicinarsi con l’auto non è consigliabile: l’unica strada che arriva vicino all’attrazione naturale è quella che porta all’Agriturismo Ridolla, e non c’è spazio per il parcheggio.
Sul sentiero si incontra uno piccolo corso d’acqua, un fosso che scorre in maniera perpendicolare al sentiero. Si deve seguire l’apposita indicazione per raggiungere lo spazio adiacente alla cascata. Per scendere al cospetto della stessa e alla grande piscina naturale ai suoi piedi si deve percorrere il camminamento in cemento che costeggia le pareti di un vecchio mulino.
In questo luogo il lavorio continuo di acqua e vento ha modellato la roccia, dando vita a una spettacolare cascata biforcuta e ad una polla di acqua smeraldina davvero molto profonda. Qui il tuffo è d’obbligo: dalla cima del salto sono quattro o cinque i metri da percorrere in aria prima di essere inghiottiti dalla rigenerante acqua del Rabbi, una bella scarica di adrenalina da sublimare prendendo il sole sulle rocce circostanti.
A monte della Cascata della sega il letto del fiume è ampio, l’acqua bassa e la corrente tranquilla. Ampi massi piatti corredano il contesto: ci sono ampi spazi per potersi sistemare e rilassarsi con il rumore dello scorrere dell’acqua come colonna sonora.
Premilcuore e dintorni, cosa fare e cosa vederePremilcuore nasce come villaggio medievale aggregato attorno a un fortilizio difensivo, uno dei tanti castelli che punteggiavano l’Italia in epoca altomedievale. Passato di mano in mano durante le tante guerre tra le signorie italiane, fu a lungo sotto il dominio di Firenze e vi rimase poi a lungo, fino al secolo scorso: solo nel 1923, per mano della dittatura fascista, il paese passò a far parte dell’Emilia Romagna.
Ancora oggi il suo retaggio medievale riemerge nei vicoli lastricati e nei dettagli architettonici del centro storico, dove ancora fa bella mostra di sé una suggestiva (e debitamente riedificata) torre dell’orologio. Merita una visita la pieve di San Martino all’Oppio, sulla sponda opposta del Rabbi rispetto al centro: una chiesa tardo rinascimentale decorata da belle pale d’altare.
Il borgo ospita inoltre il Centro visite del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ed è circondato da un’ampia rete sentieristica che permette di esplorare le splendide montagne ricoperte di boschi nel quale è immerso. Tra i percorsi vale la pena citare le escursioni che portano a visitare i mulini ad acqua Mengozzi e Biondi, che sono ancora oggi attivi e possono essere visitati.
Proprio questa dimensione turistica in tono minore conferisce a Premilcuore un’aura particolare: un paese ameno, rurale e montano, immerso in una natura potente e con un’atmosfera vagamente malinconica, tipica di quei luoghi che un tempo hanno avuto mire di diventare destinazione vacanziera, ma che poi sono stati accantonati da un mondo che va sempre più veloce e sempre più lontano. Un mondo che si dimentica della piccola bellezza che si può trovare tra le pieghe delle proprie colline, delle proprie montagne, dove ritrovare la lentezza ideale a vivere la vita con pienezza sensoriale.
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