Legge antiriciclaggio: necessaria ma migliorabile

Di recente, il Senato ha discusso e approvato una serie di riforme alla Legge Federale per la Prevenzione e l'Identificazione delle Operazioni con Proventi Illeciti e al Codice Penale Federale, con l'obiettivo di rafforzare il quadro giuridico per contrastare il riciclaggio di denaro nel nostro Paese. Pur condividendo lo spirito di queste riforme – proteggere il sistema finanziario dall'afflusso di capitali illeciti – è essenziale analizzarne la portata e i rischi, soprattutto in un contesto in cui gli Stati Uniti stanno già imponendo sanzioni alle istituzioni finanziarie messicane e in cui la legalità e la certezza del diritto devono essere la nostra priorità.

Lo scopo di queste riforme è quello di ampliare i poteri delle autorità competenti e di armonizzare il quadro normativo con gli standard internazionali del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI), presieduto, tra l'altro, da Elisa de Anda Madrazo, una messicana con uno straordinario curriculum.

Sono pienamente d'accordo sulla necessità di queste misure. Tuttavia, sulla base della mia esperienza come legislatore per sei anni consecutivi, posso assicurarvi che le buone intenzioni non sempre garantiscono una buona legislazione, perché ci sono ancora rischi che devono essere affrontati.

La principale è che i senatori hanno eliminato ogni riferimento al concetto di "finanziamento del terrorismo", ritenendolo superfluo e ridondante. Come ho spiegato in altri articoli, "riciclaggio di denaro" si riferisce al modo in cui i fondi illeciti entrano nel sistema finanziario, mentre "finanziamento del terrorismo" si riferisce alla loro uscita, dove vengono utilizzati dalle organizzazioni criminali.

Tutte le azioni di prevenzione e contrasto relative all'uscita di risorse dal sistema finanziario per promuovere attività illecite richiedono competenze specifiche molto diverse da quelle tradizionalmente applicate alla tradizionale prevenzione del riciclaggio di denaro. La decisione del Senato appare contraddittoria, dato che gli Stati Uniti stanno implementando misure più severe per contrastare il finanziamento delle organizzazioni criminali legate al narcotraffico, ora definite "organizzazioni terroristiche".

Pertanto, la mancata aggiunta di questo termine alla legge potrebbe comportare che gli istituti finanziari non integrino questi rischi nei loro manuali di conformità interna e siano quindi ancora più esposti agli ordini del Dipartimento del Tesoro, come quelli a cui abbiamo assistito di recente.

D'altro canto, hanno introdotto modifiche negli ambiti della professionalizzazione e degli audit, come l'implementazione di processi di selezione del personale e programmi di formazione annuale obbligatori per dirigenti, membri del consiglio di amministrazione, responsabili della conformità e dipendenti a diretto contatto con clienti o utenti. I nuovi sistemi elettronici per la registrazione e le attività vulnerabili, insieme a guide, regolamenti e manuali, dovranno essere implementati entro un anno dalla loro approvazione; ciò è previsto durante la sessione straordinaria della Camera dei Deputati, che si concluderà il prossimo 2 luglio.

Sono lieto che il Messico abbia una legge più conforme agli standard internazionali. Ma è anche vero che dovremo attuare misure che vadano oltre quelle previste da questo quadro normativo per individuare e prevenire i meccanismi di finanziamento legati al traffico di fentanil e all'acquisizione di precursori chimici, se vogliamo evitare sanzioni da parte del nostro vicino settentrionale; soprattutto alla luce della designazione pubblica del Messico come "Paese avversario" da parte del Procuratore Generale degli Stati Uniti.

Pertanto, in UNIFIMEX, raddoppieremo i nostri sforzi per professionalizzare costantemente i nostri membri e proseguiremo il dialogo aperto con le autorità di regolamentazione e i legislatori per proporre criteri più chiari, regole equilibrate e meccanismi efficaci. Il nostro Paese ha bisogno di istituzioni finanziarie messicane forti, motivate e moderne. E questo può essere raggiunto solo quando le leggi sono chiare, gli incentivi sono ben allineati e le autorità, gli enti regolatori e il settore finanziario lavorano insieme.