La CBS ha raggiunto un accordo con Trump in merito all'intervista con Harris.

Paramount, proprietaria della CBS, ha versato 16 milioni di dollari al fondo della biblioteca presidenziale di Donald Trump in relazione alla sua causa per il montaggio di un'intervista con Kamala Harris. L'accordo è molto controverso e la società è stata accusata di aver pagato a Trump una "tangente" in cambio dell'approvazione della fusione.

Trump ha annunciato di aver ricevuto 16 milioni di dollari in un post sulla piattaforma Truth Social, annunciando che i nuovi proprietari della stazione, Skydance Media, una società associata al miliardario Larry Ellison, amico di Trump, gli avrebbero pagato altri 20 milioni di dollari in pubblicità o programmi simili.
"Questa è un'altra VITTORIA contro i media falsi, poiché li riteniamo responsabili dei loro inganni e frodi diffusi. Il Wall Street Journal, il New York Times in declino, il Washington Post, MSDNC, la CNN e tutti gli altri media bugiardi mainstream sono AVVERTITI che i giorni in cui potevano ingannare il popolo americano sono finiti", ha scritto Trump.
L'accordo tra Paramount e Trump è stato annunciato la scorsa settimana. Riguarda la causa intentata da Trump contro la CBS per ingerenza elettorale, presumibilmente per aver modificato in modo fuorviante un'intervista a Kamala Harris prima delle elezioni dello scorso anno. La causa sostiene che l'intervista non sia stata trasmessa per intero, ma che abbia omesso un frammento di una delle risposte dell'avversario di Trump, in cui quest'ultima si è espressa in modo poco chiaro.
Il denaro ricevuto dalla Trump Foundation è l'ultimo caso simile dopo che la ABC ha pagato 20 milioni di dollari in relazione a una causa contro il suo giornalista George Stephanopoulos, il quale ha dichiarato in diretta che Trump è stato ritenuto colpevole da una giuria di aver stuprato la giornalista E. Jean Carroll e non – come in realtà è successo – di violenza sessuale.
L'accordo con la CBS arriva in un momento di ulteriore controversia sulla fusione pianificata da Paramount con Skydance, che deve essere approvata dalla Federal Communications Commission (FCC), controllata da Brandon Carr, stretto alleato di Trump. I critici hanno accusato l'azienda di corruzione. Tra questi, il famoso comico Stephen Colbert, ex dipendente della CBS e conduttore di "The Late Show", che ha accusato il suo datore di lavoro di aver pagato una "bustarella enorme".
Tre giorni dopo, la CBS ha annunciato che non avrebbe rinnovato il suo programma notturno per un'altra stagione, adducendo motivi finanziari. Lunedì, il comico ha deriso la spiegazione della CBS, mentre Trump stesso ha espresso soddisfazione e speranza di essere stato lui il motivo del licenziamento di Colbert. Commentando i tweet del presidente, il comico ha intimato a Trump in diretta di "andarsene" (ha usato una parola volgare).
Da Washington, Oskar Górzyński (PAP)
osk/ mms/

bankier.pl