Tutto bene. Agosto è finito.

Il Lech Poznań, reduce da due dolorose sconfitte in campionato, ha capitalizzato il vantaggio di un solo uomo e avrebbe potuto conquistare un posto almeno in Conference League entro la mezzanotte di martedì. Il Raków, preparato per le competizioni internazionali da anni, è sempre più desideroso di ingaggiare giocatori polacchi, e il trasferimento di Oskar Repka indica ulteriormente a Marek Papszun che questo approccio può dare risultati immediati.
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Non dobbiamo più preoccuparci delle squadre slovacche o della Repubblica Ceca. Il Legia Varsavia ha superato il Baník nel calcio, e sebbene la squadra di Ostrava non possa competere con i giganti di Praga o Pilsen, per molti aspetti le migliori squadre polacche non devono temere i loro vicini d'oltre confine.
La Jagiellonia sta attualmente attingendo a un'esperienza europea limitata, ma sta traendo rapidamente le conclusioni. Non abbiamo ancora bisogno di eliminare squadre dai primi cinque campionati. Ma il primo incontro con loro sarà nell'ultimo turno di qualificazione, o addirittura nella fase a gironi. Per ora, vogliamo competere efficacemente contro le squadre dei nostri campionati. Le squadre del nostro "blocco", o quelle provenienti da Scandinavia, Austria o Svizzera, devono essere ostacoli che sappiamo come superare. Anche se dovessimo abbassare l'asticella in una o due partite.
Nonostante la piaga degli infortuni più enigmatici, la squadra del Lech è al sicuro per l'intenso autunno? Sembra di sì, anche se dopo la sconfitta per 7-1 contro il Breidablik, molti esperti ritenevano che il "Kolejorz" avesse perso l'occasione di difendere il titolo. Un'eventuale partita di Europa League con due partite in più a gennaio sarebbe un peso ancora maggiore rispetto alla Conference League. L'anno scorso, il Legia ha perso due partite a dicembre in quella competizione e, in campionato, ha perso a Poznań e perso punti a Mielec in quattro giornate per chiudere l'anno. Tuttavia, Goncalo Feio non ha ruotato la sua squadra per molto tempo durante quel periodo. Gli effetti collaterali non si sono fatti attendere.
Edward Iordanescu gioca ancora con la formazione del suo predecessore e non si lamenta? La struttura della squadra di via Łazienkowska può basarsi su vecchi schemi, quindi il rumeno aspetta che i "nuovi arrivati" siano completamente pronti. Soprattutto Mileta Rajović, per la quale sono stati spesi "milioni di monete". L'attaccante numero uno della scorsa stagione, Marc Gual, deve seriamente considerare il suo destino, perché al momento non solo Ilia Shkuryn, ma persino Jean-Pierre Nsame sono più in alto nella gerarchia. Chi si chiede perché, nonostante apparentemente nessuno a Varsavia voglia il camerunense, scenda in campo in ogni partita si sbaglia. Se vuoi "metterlo" nei panni di qualcuno, devi metterlo in mostra. Essendo stato capocannoniere del campionato svizzero diverse volte, deve ancora sapere come gestire il rigore. Ieri lo ha fatto, e in un momento così cruciale. Anche senza velocità e intensità, certe cose non si possono dimenticare.
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