La generazione Z è focalizzata sull'”appedenza”. Questa è una risposta ad un problema crescente sul web
Il termine "appstinenza" è stato coniato negli Stati Uniti, più precisamente presso la Harvard Graduate School of Education, una scuola di formazione per insegnanti affiliata all'Università di Harvard. Appstinence è il nome di un'organizzazione studentesca fondata da Gabriela Nguyen, 23 anni, laureata all'Università di Harvard. L'obiettivo dell'organizzazione è aiutare i giovani a cambiare il loro stile di vita in uno più "analogico" e a utilizzare le nuove tecnologie in modo più sostenibile.
Oltre ad Appstinence, negli Stati Uniti operano numerose organizzazioni simili. Una di queste è Reconnect, che organizza incontri senza smartphone per studenti universitari americani, per aiutarli a fare amicizia senza usare i social media.
Appstinence: da un'idea studentesca a una tendenza globaleLa tendenza, che si sta sviluppando tra i giovani rappresentanti della Generazione Z, è stata ripresa dalle aziende tecnologiche. Alcuni produttori di smartphone cercano di fare riferimento ai loro modelli degli anni '90 e dei primi anni 2000, mentre vengono creati anche telefoni completamente nuovi di marchi più di nicchia che si ispirano al design di dispositivi di due o tre decenni fa.
Si tratta di telefoni dotati di schermi piccoli, difficili da vedere, e i cui sistemi sono progettati per eseguire solo applicazioni di base. A causa delle loro capacità molto limitate, di recente a questa tipologia di telefoni è stato dato un nome proprio: "dumbphone".
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Ad esempio, i vecchi Nokia e i cellulari a conchiglia stanno diventando sempre più popolari tra gli amanti dei telefoni vintage "Zetka". Questi dispositivi scoraggiano efficacemente le persone dal fissare i loro piccoli schermi e dall'utilizzare i loro smartphone come fossero telefoni tradizionali.
Sono sempre più numerose anche le applicazioni che semplificano il funzionamento dei sistemi Android e iOS, trasformando uno smartphone moderno in un semplice telefono, in modo da rendere più difficoltosa per l'utente la consultazione prolungata dei post sulle piattaforme social e incoraggiarlo così a contattare i propri coetanei in modo più tradizionale, tramite riunioni o conversazioni telefoniche. Anche i rappresentanti delle generazioni più anziane utilizzano sempre più spesso questo tipo di applicazioni.
RP