Orrore sui piatti a scuola: i bambini hanno mostrato le foto! Ecco cosa hanno trovato nel cibo

I genitori degli studenti sono indignati per la qualità dei pasti serviti e per la mancanza di reazioni da parte delle autorità - apprendiamo dal materiale di TVN "UWAGA". - Ci sentiamo ignorati. Il sindaco non era interessato a noi e non lo è - affermano direttamente.

Secondo loro, il problema persiste dal 2018 e le gare d’appalto vengono vinte dalla stessa azienda che gestisce quasi tutte le strutture, con risultati altrettanto negativi. – È tragico in ognuna di queste strutture – afferma una delle madri.

Genitori disperati hanno organizzato un sondaggio anonimo. "Tutti hanno detto che i loro figli avevano mal di stomaco, che avevano il rotavirus di continuo", racconta la signora Marzena.

La preoccupazione è culminata nelle foto scattate dagli studenti che mostravano cibo con muffa e vermi. Sebbene l'ispettorato sanitario non abbia riscontrato irregolarità nei campioni ufficiali, i test informali hanno rivelato problemi. I genitori affermano che le loro azioni sono state minimizzate. "Ci è stato detto che avevamo fatto qualcosa al cibo durante il trasporto", racconta una madre. Da quel momento in poi, è stato loro vietato di prendere pasti da asporto.

Un'ex dipendente di un'azienda di catering, la signora Zofia, conferma la scarsa qualità dei pasti. "I bambini li mangiavano malissimo", racconta, menzionando anche le porzioni di frutta scarse: "una volta ce n'erano 23 per 117 persone".

I genitori non capiscono perché la direzione del comune e della scuola non reagisca. - Avveleniamo i nostri figli con i nostri soldi, perché siamo costretti a farlo - si lamenta la signora Monika.

Responsabile del servizio è l'azienda di catering "Mały Smakosz", che - come ha scoperto il giornalista di "UWAGI" - opera da un ufficio virtuale. I genitori hanno condotto un'indagine privata e hanno scoperto che l'azienda è collegata al precedente fornitore, "Prima Sort". Inoltre, sostengono che le referenze in base alle quali è stato selezionato l'attuale contraente siano false.

La giornalista Edyta Krześniak ha chiesto al direttore di una delle strutture: "Non è forse questa una base per la risoluzione del contratto?". La risposta? Sebbene le false raccomandazioni siano un motivo di risoluzione, la direzione lo giustifica con l'obbligo di fornire cibo e la mancanza di alternative.

"Siamo respinti da un istituto all'altro. Non so chi possa aiutarci", dice una delle madri.

Fonte: "Uwaga" TVN