I leader mondiali sono disponibili ad ascoltare il Papa

Il Patriarca di Lisbona, Rui Valério, ritiene che ci sia la “disponibilità” da parte di diversi leader mondiali, tra cui i presidenti di USA, Russia, Israele e Palestina, di ascoltare la voce di Papa Leone XIV ed è convinto che l’elezione del cardinale Robert Prevost a capo della Chiesa cattolica, avvenuta un mese fa, sia un “elemento di speranza” nel cammino verso la pace attraverso il dialogo con i principali attori della geopolitica mondiale e dei grandi conflitti armati in corso.
In un incontro con i giornalisti, questo giovedì presso la casa patriarcale di Lisbona, Rui Valério ha fatto il punto sul primo mese del pontificato di Leone XIV, eletto l'8 maggio per succedere a Papa Francesco, scomparso a fine aprile in seguito a un ictus, dopo un pontificato durato dodici anni.
Secondo Rui Valério, l'elezione di Leone XIV è uno dei principali “elementi di speranza” che “caratterizzano il presente”, poiché il nuovo Papa — il primo di nazionalità americana — “ha già dato sufficienti prove e prove di essere un vero costruttore di ponti (…) tra fede, cultura e questioni sociali”, ma anche “tra le nazioni”.
«Lui stesso ha avuto iniziative successive per incontrare i principali attori dell'attuale contesto mondiale e nazionale», ha osservato il Patriarca di Lisbona, entrato in carica nel settembre 2023, cioè in un momento in cui l'allora cardinale Prevost era ancora prefetto del Dicastero per i vescovi in Vaticano, e quindi coinvolto nella nomina di Valério a succedere a Manuel Clemente alla guida del Patriarcato di Lisbona.
Ha contattato e incontrato diversi presidenti. Ne citerò solo alcuni: il Presidente degli Stati Uniti, il Presidente della Russia e i leader di Israele e Palestina. Ha incontrato rappresentanti di diverse confessioni religiose. E il fattore di speranza sta in questa sua iniziativa. Ma soprattutto, sta nella disponibilità che questa iniziativa ha trovato nei destinatari", ha aggiunto.
“Pertanto, quando i giornalisti ci informano che il Santo Padre è stato in dialogo, in conversazione con un certo Presidente, significa che questo particolare Presidente, che sia della Russia, dell’Ucraina, degli Stati Uniti, di Israele o della Palestina, è disponibile ad ascoltare e ad apportare qualche cambiamento, qualche trasformazione”, ha sottolineato anche il Patriarca.
Papa Leone XIV invita i leader a dialogare “ovunque ci sia guerra”
Rui Valério ha anche sottolineato la "chiamata alla pace" che Leone XIV "ci ha lasciato con tanta insistenza" – e l'ha collegata all'idea di sinodalità promossa da Papa Francesco durante il suo pontificato, ovvero all'idea che i processi decisionali all'interno della Chiesa cattolica debbano essere guidati da tutti i fedeli. Un'idea, aggiunge il patriarca, che dovrebbe servire da esempio al resto del mondo.
“Vorrei inquadrare questo appello alla pace all'interno di un movimento più ampio che egli ha guidato, di fatto, sulle orme di Papa Francesco, che è la sinodalità. Papa Leone ha già chiarito che lo approfondirà e lo amplierà. Una sinodalità che trascende i confini della Chiesa stessa. Questa pace che egli predica con tanta intensità è una costruzione che deve coinvolgere tutti. Quel camminare insieme, che è il grande motto della sinodalità, è un principio che ora sta applicando non solo alla Chiesa, ma al mondo intero”, ha sottolineato Rui Valério.
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