Il Pompidou acquisisce 70 opere dei fratelli Campana, designer brasiliani

Quasi 70 pezzi, tra cui alcuni dei più sorprendenti realizzati dal duo fratello e sorella, fanno ora parte della collezione del museo francese, rendendo i Campana gli stilisti contemporanei più rappresentati nella collezione Pompidou.

In una dichiarazione, l'Istituto Campana ha riferito che il rapporto tra l'Estúdio Campana e il Centro Pompidou è iniziato nel 2004, con l'acquisizione delle iconiche sedie Vermelha (1998) e Favela (2003).

Negli ultimi due decenni, questo rapporto si è approfondito attraverso la partecipazione dell’Istituto a mostre come Face to Face: Arcimboldo (2021) e Repetition (2023) al Centre Pompidou-Metz, curate da Marie-Ange Brayer e Chiara Parisi.

La collaborazione è culminata nella donazione di due grandi installazioni: Pele (2021) e Surveillance (2021).

Il Centro Pompidou ha confermato, sempre in una nota, che l'Estúdio Campana, nonché gli editori e la galleria Friedman Benda, hanno donato alla sua collezione di design circa 70 opere, "accompagnate da una serie di una ventina di taccuini di schizzi" di questi artisti brasiliani, descritti nello stesso testo come "figure di spicco del design contemporaneo".

"Traendo spunto da tutti i campi dell'arte, hanno contribuito alla trasformazione del linguaggio del design contemporaneo attraverso il loro approccio al riutilizzo o la loro visione animista dell'oggetto, segnata dalla cultura brasiliana", ha sottolineato il museo francese.

L'acquisizione comprende contributi dell'Istituto Campana, delle gallerie di design internazionali Friedman Benda (USA), Carpenters Workshop Gallery (Francia, Regno Unito e USA) e Giustini Stagetti (Italia), nonché di partner rinomati quali Edra, Louis Vuitton, Alessi e Bernardaud.

L'annuncio è stato fatto due giorni dopo la firma di un protocollo d'intesa per l'apertura di un Centro Pompidou a Foz do Iguaçu, nello stato brasiliano del Paraná, vicino ai confini con Paraguay e Argentina.

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