Il Teatro Aperto racconta la storia dell'ultimo orso polare a bambini e adulti

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Lo spettacolo debutta al Teatro Aberto di Lisbona venerdì 20 giugno e riporta sul palcoscenico di Praça de Espanha il drammaturgo che il quotidiano britannico The Guardian, nel 2011, aveva inserito tra gli esponenti del teatro tedesco e gli autori capaci di garantirne il futuro.
"In questo primo spettacolo per tutta la famiglia, la prestigiosa autrice tedesca Dea Loher racconta una storia ricca di umorismo, musica e fantasia su temi di attualità, come il riscaldamento globale e l'estinzione delle specie, e temi senza tempo, come l'amicizia e il rispetto delle differenze", scrivono i creatori dello spettacolo di Lisbona, nella presentazione dell'opera.
Nella pièce, l'orso Benny è costretto ad abbandonare l'Artico a causa del riscaldamento globale. Parte su una zattera e il suo obiettivo non è altro che trovare un sopravvissuto, un compagno, qualcosa che gli dia la certezza che gli orsi polari non scompariranno.
Lungo il cammino, ci si imbatte in un mare pieno di plastica, carenze alimentari e spostamenti forzati di altre specie, problemi che riflettono le sfide odierne.
Arrivato in Polinesia, Benny incontra la gallina Polly. Diligente, la gallina lo aiuta a scoprire come vivere in quel luogo arido e caldo, dove tutto gli è estraneo.
Attraverso musica, danza, immagini, canzoni e parole, la storia segue gli animali mentre lottano per sopravvivere con forza e umorismo in un mondo in continuo cambiamento.
Al Teatro Aberto, 'Un orso polare nell'universo', con una versione portoghese di Vera Sampayo Lemos, ha lasciato il posto a una creazione collettiva con musica, scene, costumi e luci di Anabela Gaspar, Afonso de Portugal, João Lourenço, Jorge Albuquerque, Marisa Fernandes, Marta Guerreiro e Sofia de Portugal.
Sul palco ci saranno Catarina Lima, João Maria Reis, Kiko Monteiro e Zita Milene, oltre al musicista Afonso de Portugal.
"Un orso polare nell'universo" è il terzo spettacolo di Dea Loher sul palcoscenico del Teatro Aberto, dopo "Golpada", presentato per la prima volta nel 2019, storia di due fratelli poveri che sognano di arricchirsi a tutti i costi, e "Imaculados", andato in scena nel 2008, che ha come protagonisti due immigrati clandestini.
Nata nel 1964 a Traunstein, in Baviera, Dea Loher ha studiato filosofia e letteratura tedesca a Monaco, per poi stabilirsi a Berlino.
La sua prima opera teatrale, "Olgas Raum", ha ricevuto l'Hamburger Volksbühne Prize nel 1991 e il Playwrights Award della Royal Court of London nel 1993, anno in cui le è stato conferito anche il Goethe Prize per "Tattoo".
Per due anni consecutivi, nel 1993 e nel 1994, Dea Loher è stata considerata la migliore drammaturga emergente in Germania dalla rivista Theater Heute.
Brani come 'Leviathan', 'Fremdes Haus', 'Adam Geist', 'Manhattan Medea' e 'Unschuld', nonché la presenza regolare delle sue opere sui palcoscenici di Austria, Brasile, Francia, Norvegia, Regno Unito, Svizzera e soprattutto Germania, giustificano l'attribuzione di premi alla carriera come l'Else-Lasker-Schüler.
Nel 2006 ha ricevuto il Premio Bertolt Brecht.
La drammaturga era in Portogallo nel 2009, poco dopo la prima di 'Imaculados', al Teatro Aberto, nel momento in cui la collana Livrinhos do Teatro, di Artistas Unidos, pubblicava due dei suoi testi - 'Tatuagem' e 'Inocência' -, in una traduzione di José Maria Vieira Mendes.
"Un orso polare nell'universo", uno spettacolo pensato per "commuovere, ridere e riflettere sulla famiglia", come promette il Teatro Aberto, sarà in scena nella Sala Azul della compagnia fino al 27 luglio, con repliche il sabato alle 19:00 e la domenica alle 11:30 e alle 16:00.
La première avrà luogo questo venerdì alle 19.00.
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