La startup Dojo AI riceve il primo investimento

La startup Dojo AI, piattaforma per professionisti del marketing fondata otto mesi fa dagli imprenditori portoghesi Duarte Garrido e António Alegria, ha chiuso un round di finanziamento pre- seed da un milione di dollari (circa 876 mila euro, al tasso di cambio attuale). Si tratta del primo investimento ricevuto, ma l'azienda non intende fermarsi qui e punta già a un nuovo aumento di capitale all'inizio del prossimo anno. L'obiettivo è chiudere un round di finanziamento seed , il cui valore non è ancora stato determinato.

Con un team di sette persone e nessuna posizione aperta per quest'anno, Dojo AI intende, con il finanziamento, "assumere un team di ingegneria di livello mondiale per costruire un prodotto davvero rivoluzionario, non solo nel marketing ma nel panorama delle piattaforme di intelligenza artificiale", rivela António Alegria in risposta a Observador.

L'azienda si descrive come il "primo 'sistema operativo di marketing basato sull'intelligenza artificiale' che consente ai marchi concorrenti di competere con le grandi aziende automatizzando e unificando tutte le operazioni di marketing su un'unica piattaforma". Il prodotto è già disponibile sul mercato, ma è ancora in lista d'attesa.

In una nota che annuncia l'investimento, la startup spiega che le sue funzionalità principali sono "agenti di intelligenza artificiale specializzati orchestrati da un 'sensei', un copilota che si integra automaticamente con strumenti come Google Ads, Meta e LinkedIn, sostituendo più di dieci strumenti frammentati con un gemello digitale contenente tutti i dati di marketing, in grado di eseguire campagne e contenuti omnicanale". In altre parole, è come avere a disposizione "un'agenzia di marketing completa, sotto forma di agenti di intelligenza artificiale, che cooperano in un motore dati che è un gemello digitale dell'intera operazione di marketing" delle aziende.

Dojo AI conta attualmente oltre 20 clienti, principalmente negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma afferma che questo numero sta crescendo "rapidamente". Si tratta di aziende di medie dimensioni (con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 500) come PensionBee, Hubstar e l'azienda tecnologica portoghese Unbabel .

Il round di finanziamento è stato guidato dal fondo europeo Heartfelt Capital e ha visto la partecipazione per la maggior parte di investitori informali, tra cui coloro che ricoprono posizioni di rilievo in aziende come Broadvoice, ServiceNow, PensionBee, Expedia, Syngenta, Adobe o ProjectA.