La temperatura media globale è aumentata di 1,24ºC in 10 anni

Secondo un nutrito team di scienziati, tra il 2015 e il 2024 la temperatura media globale è aumentata di 1,24 °C rispetto all'era preindustriale e lo scorso anno la migliore stima di questo aumento osservata sulla superficie del pianeta è stata di 1,52 °C.
I 61 ricercatori provenienti da 17 paesi, coordinati dall'iniziativa Global Climate Change Indicators (GCC), affermano in una nota che, dell'aumento di 1,52ºC nel 2024, 1,36ºC sono "attribuibili all'attività umana", così come 1,22ºC dell'aumento di 1,24ºC tra il 2015 e il 2024.
Queste misurazioni "non significano che l'accordo di Parigi sia stato violato", chiarisce il team, poiché le temperature medie globali dovrebbero superare 1,5°C per diversi decenni, ma "riaffermano quanto e con quale rapidità le emissioni si stiano muovendo nella direzione sbagliata".
Il dashboard dell'IGCC, che fornisce aggiornamenti annuali sui principali indicatori climatici segnalati dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), aggiunge che l'attività umana ha generato l'equivalente di circa 53 gigatonnellate di anidride carbonica (CO2) emesse annualmente nell'atmosfera nell'ultimo decennio.
Si stima che la quantità di carbonio rimanente per garantire un aumento di 1,5°C sia pari a 130 gigatonnellate di CO2, che potrebbero essere consumate in poco più di tre anni ai ritmi attuali delle emissioni, mentre il consumo di una quantità di carbonio che porterebbe a un aumento di 1,6°C o 1,7°C potrebbe essere superato in soli nove anni.
Le concentrazioni di gas serra CO2, metano e protossido di azoto “sono aumentate dal 2019” e il risultato è un aumento equivalente dello squilibrio energetico della Terra, un “indicatore cruciale per monitorare il riscaldamento attuale e futuro”, insistono.
Gli scienziati affermano inoltre che tra il 2019 e il 2024 il livello medio globale del mare è aumentato di circa 26 millimetri, ben al di sopra del tasso a lungo termine di 1,8 all'anno registrato dall'inizio del XX secolo.
Lo studio completo dei ricercatori sarà presentato questo giovedì a Bonn (Germania) e pubblicato sulla rivista Earth System Science Data.
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