Gli abusivi verranno sfrattati entro 48 ore e rischiano una pena detentiva da due a cinque anni.

Si trattava del primo disegno di legge presentato dall'Iniziativa Liberale (IL), proprio il giorno in cui la nuova legislatura iniziava i suoi lavori con la discussione del Programma di Governo. Mirava a realizzare una delle promesse fatte durante la campagna elettorale del 18 maggio: una legge che punisse in modo esemplare gli abusivi e ne consentisse lo sfratto entro 48 ore in caso di occupazione abusiva delle abitazioni, con pene aggravate in caso di violenza. È stato approvato oggi dall'intera ala destra, insieme ad altri disegni di legge simili presentati successivamente dal PSD e da Chega.
Il PS ha votato solo a favore del progetto del PSD, cosa che ha portato anche all'astensione del JPP, ma i voti contrari dell'estrema sinistra e del PAN a tutte le proposte, e perfino l'opposizione dei socialisti ai progetti IL e CH, non sono riusciti a bloccare la decisione.
Lo sfratto entro 48 ore di chiunque occupi illegalmente una proprietà privata, auspicato nei tre progetti di legge approvati dal Parlamento, verrà effettivamente attuato. È certo che gli abusivi vedranno le loro pene almeno raddoppiate. La legge attuale prevede fino a un anno di carcere, ma nei progetti di legge ora approvati, questa pena è raddoppiata. Il PSD chiede inoltre che i tentativi di invasione siano criminalizzati, con una pena inasprita in caso di uso di violenza, di proprietà privata della residenza permanente dell'occupante o di intento di profitto.
Nel progetto IL, oltre allo sfratto (con "violazione di domicilio e usurpazione di immobile" aggiunto all'insieme dei reati che consentono al giudice di forzare l'allontanamento dei malfattori dall'abitazione, come avviene nei casi di minaccia, coercizione o persecuzione), sono previsti almeno tre anni di carcere per gli abusivi , che salgono a cinque anni in caso di violenza, lo stesso inquadramento criminale difeso da Chega.
L'IL supera sei diplomiQuesta è stata, in effetti, una giornata di vittorie per i Liberali, che hanno visto l'approvazione di sei proposte del partito, a poco più di un mese dalla fine dell'iter legislativo. In primo luogo, l'approvazione dell'istituzione di una Commissione Parlamentare d'Inchiesta sull'INEM (Istituto Nazionale di Medicina d'Urgenza), approvata con l'astensione dei partiti PSD, PS e CDS e il voto favorevole di tutti gli altri partiti. L'IL ha proposto la proposta di "determinare le responsabilità politiche, tecniche, contrattuali, legali e finanziarie relative all'INEM, anche durante lo sciopero di fine ottobre e inizio novembre 2024, nonché quelle relative alla gara pubblica internazionale per l'appalto del trasporto aereo sanitario d'urgenza".
Anche il progetto di risoluzione che mira ad adottare misure di sostegno per i viticoltori del Douro (oltre all'IL, una legislazione simile è stata presentata da PS, PCP, Chega, PAN e CDS-PP) e la legislazione che mira a regolamentare il lobbying (insieme a quelle presentate da PSD, Chega, PS, CDS e PAN) hanno avuto luce verde e saranno ora discussi in dettaglio con l'obiettivo di giungere a un testo comune.
Tutte le bozze di risoluzione che raccomandavano al governo di riconoscere lo Stato di Palestina sono state respinte dalla destra, mentre le bozze di Chega che raccomandavano al governo di "non riconoscere, per ora, la Palestina come Stato sovrano" e le bozze di IL che raccomandavano "una strategia equilibrata e responsabile per promuovere una soluzione pacifica e sostenibile al conflitto israelo-palestinese" hanno ricevuto il via libera e sono state inviate alla commissione competente.
Infine, l'IL ha visto una delle sue battaglie più importanti: il permesso di realizzare copie di lavoro di partiture precedentemente acquistate a scopo di conservazione e per l'utilizzo in prove e concerti, in modo che le orchestre filarmoniche non siano a rischio di violazione del copyright. "Non stiamo sostenendo che gli editori non debbano più essere compensati per il loro lavoro o che le bande non debbano pagare per le partiture originali, ma solo che, dopo aver pagato l'originale, dovrebbero essere in grado di farne copie per conservarle (...) e che si impedisca l'ingiustizia di costringere qualcuno a pagare per copie di lavoro dopo aver già pagato centinaia di euro per la partitura originale", ha sostenuto il deputato liberale Rodrigo Saraiva. La necessità di allentare le restrizioni imposte alle orchestre filarmoniche ha raccolto un ampio consenso in Parlamento.
sapo