Governo: riforma dello Stato e immigrazione regolamentata tra i dieci assi prioritari del programma

Il Governo ha approvato oggi dieci assi prioritari del programma esecutivo, tra cui la riforma dello Stato o “immigrazione regolamentata”, oltre all’aumento del reddito e a una “maggiore sicurezza”.
"Questo Programma di Governo ha una dimensione innovativa che esprime chiaramente l'ambizione del Governo di trasformare il Paese, sia nella sua forma che nei suoi contenuti. Oltre alle consuete e necessarie sezioni settoriali delle diverse aree di governo, questo Programma di Governo inizia con un capitolo separato, un'Agenda di Trasformazione", ha annunciato il Ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, nel briefing al termine della riunione del Consiglio dei Ministri.
Secondo il ministro, questo programma di trasformazione comprende “dieci priorità di trasformazione, dieci dimensioni di riforma, che cambieranno il Paese”.
"Questo Governo sa che la nostra responsabilità è quella di trasformare il nostro Paese in meglio, di collocarlo tra i migliori in Europa, di risolvere i problemi delle persone, ed è ciò che proponiamo", ha affermato.
La prima priorità si chiama “una politica dei redditi che valorizzi il lavoro e il risparmio, il merito e la giustizia sociale”, la seconda prevede la riforma dello Stato e la terza punta a “creare ricchezza, accelerare l’economia e aumentare il valore aggiunto”.
La quarta priorità è “un’immigrazione regolamentata e umana”, mentre la quinta priorità è il funzionamento dei servizi pubblici “con qualità”, attraverso “una complementarietà tra servizi pubblici, privati e sociali”.
La sesta priorità riguarda “una maggiore sicurezza, una giustizia più rapida e la lotta alla corruzione”, mentre la settima si concentra sull’edilizia abitativa.
L’ottavo asse prioritario sarà la costruzione di nuove infrastrutture, il progetto “l’acqua che unisce” quello nuovo e il decimo sarà un “piano strategico di rafforzamento degli investimenti nella difesa”.
Il programma del Governo sarà consegnato al Parlamento sabato mattina e discusso nell'Assemblea della Repubblica martedì e mercoledì.
jornaleconomico