Il programma governativo è incentrato su 10 assi prioritari

Il Ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, durante il briefing dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, nel Campus XXI, a Lisbona, il 12 giugno 2025. FILIPE AMORIM/LUSA
Il Governo ha approvato giovedì scorso i dieci assi prioritari del programma esecutivo, che saranno consegnati sabato all'Assemblea della Repubblica e discussi il 17 e 18 giugno. Le priorità spaziano dalla riforma dello Stato, all'"immigrazione regolamentata" e all'aumento dei redditi, fino a una "sicurezza più stretta".
Secondo il ministro della presidenza António Leitão Amaro, l'agenda di trasformazione comprende "dieci priorità di trasformazione, dieci dimensioni di riforma, che cambieranno il Paese".
Nel briefing al termine della riunione del Consiglio dei ministri, Leitão Amaro ha sottolineato che il programma del governo “ha una dimensione innovativa che esprime bene l’ambizione di trasformazione” che l’esecutivo montenegrino nutre per il Paese.
"Oltre alle normali e necessarie parti settoriali delle varie aree di governo, questo programma di governo inizia con un suo capitolo, un'Agenda trasformativa", ha annunciato il ministro, sottolineando che la responsabilità che ricade sul nuovo governo "è quella di trasformare il nostro Paese in meglio, di collocarlo tra i migliori in Europa, di risolvere i problemi delle persone".
In cima alle priorità, afferma, c'è "una politica dei redditi che valorizzi lavoro e risparmio, merito e giustizia sociale". Vale la pena ricordare che il programma elettorale dell'AD prevede, tra le altre misure, una riduzione dell'IRS di 2 miliardi di euro, di cui 500 milioni entro il 2025, la riduzione del carico fiscale sui redditi, soprattutto per la classe media, e l'incentivazione del risparmio. E anche un salario minimo di 1.100 euro, uno stipendio medio di 2.000 euro e pensionati con redditi di almeno 870 euro.
Segue la seconda priorità: la riforma dello Stato e la garanzia da parte del Ministro della Presidenza che la riforma della Pubblica Amministrazione comporti la riduzione di "servizi, strutture, osservatori e burocrazia", evitando licenziamenti e tagli agli stipendi. Al contrario, afferma, il programma del Governo "include una logica di valorizzazione del Servizio Pubblico non solo attraverso la revisione delle carriere, ma anche dando ulteriore impulso alla valorizzazione del merito, dei risultati e delle funzioni più qualificate".
“Si tratta, fortunatamente, di una riforma che si sta realizzando in un momento in cui non c’è emergenza finanziaria”, ha sottolineato, aggiungendo che la ristrutturazione in corso dovrebbe generare risparmi pari a 23 milioni di euro all’anno, Il Ministro della Presidenza ha ricordato che l'Esecutivo ha avviato una riforma dallo scorso anno, citando ad esempio la riduzione di "otto segreterie generali" in una sola, la segreteria generale del Governo. All'interno del Ministero delle Finanze, il governo ha accorpato diverse entità e creato due autorità: l'Entità di Bilancio, che riunisce la Direzione Generale del Bilancio (DGO) e l'Unità di Attuazione della Legge Quadro di Bilancio (UniLeo). E anche l'Entità del Tesoro e delle Finanze, che riunisce l'Unità Tecnica di Monitoraggio e Supervisione del Settore Pubblico delle Imprese (UTAM), l'Unità Tecnica di Monitoraggio dei Progetti (UTAP) e la Direzione Generale del Tesoro e delle Finanze.
Creazione di ricchezza e immigrazione regolamentata Leitão Amaro ha indicato come terza priorità l'obiettivo di "creare ricchezza, accelerare l'economia e aumentare il valore aggiunto". Come quarta priorità ha indicato "un'immigrazione regolamentata e umanistica", mentre la quinta priorità è il funzionamento dei servizi pubblici "con qualità", attraverso "una complementarietà tra servizi pubblici, privati e sociali".
Come sesta priorità si parla di “maggiore sicurezza, giustizia più rapida e lotta alla corruzione”, mentre la settima è incentrata sull’edilizia abitativa.
L’ottavo asse prioritario si concentra sulla costruzione di nuove infrastrutture e il progetto “l’acqua che unisce” è presentato come nono asse, seguito dalla decima priorità: un “piano strategico di rafforzamento degli investimenti nella difesa”.
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