La ritirata delle IOF calma il mercato, ma espone Haddad

La revoca di una parte del decreto delle IOF ha riportato il Ministero delle Finanze al centro del dibattito pubblico e ha smascherato il capo del dipartimento, Fernando Haddad, in un momento in cui quest'ultimo è già vittima di attacchi interni ed esterni al governo.
Questo andirivieni contribuì all'erosione pubblica dell'immagine del ministro. Al Congresso l'opposizione vuole andare oltre l'abrogazione parziale del decreto e spinge per una sospensione totale dell'aumento delle aliquote fiscali. Una manovra che richiederebbe l'approvazione della maggioranza dei parlamentari, sia alla Camera che al Senato.
Il Ministero delle Finanze afferma che la decisione è di natura tecnica e, a causa della battuta d'arresto, ha abbassato di 2 miliardi di R$ le entrate stimate per l'aumento delle aliquote dell'IOF, che ammonteranno a 60 miliardi di R$ entro la fine dell'anno prossimo.
“Non abbiamo problemi a correggere la rotta, finché verrà mantenuta la rotta indicata dal governo, a correggere la rotta fiscale, raggiungendo gli obiettivi per la salute finanziaria del Brasile”, ha detto il ministro in una conferenza stampa a San Paolo, questo venerdì (23), prima dell’apertura del mercato.
La crisi ha costretto l'ala politica del governo a tenere una riunione d'urgenza al Palazzo Planalto la sera di giovedì scorso (22) per valutare l'impatto degli annunci. All'incontro hanno partecipato il ministro delle Relazioni istituzionali, Gleisi Hoffmann, il responsabile della Segreteria delle Comunicazioni, Sidônio Palmeira, e il capo di gabinetto, Rui Costa.
Con la revoca, le rimesse delle persone fisiche per investimenti all'estero continuano a essere soggette a un'aliquota dell'1,1%. E non del 3,5%, come previsto. La questione più spinosa, tuttavia, riguarda la tassazione dei trasferimenti di beni all'estero da parte di fondi brasiliani.
Sul mercato si ritenne che la tassa avrebbe reso l'intero settore non redditizio. I gestori sostengono che la misura non avrebbe senso perché, sebbene una parte del denaro venga investita all'estero, i versamenti e i prelievi delle somme vengono effettuati in reais e non costituirebbero un'operazione di scambio.
Il mercato ha festeggiato il calo. Nonostante lo spavento, l'Ibovespa ha chiuso praticamente stabile questo venerdì. Ciononostante, gli operatori hanno mantenuto una valutazione negativa dell'uso delle IOF come strumento di riscossione. La stessa posizione è stata adottata dal presidente della Banca Centrale, Gabriel Galípolo.
Galípolo sostenne che la soluzione era stata presentata mentre era segretario esecutivo di Haddad e che, anche allora, era contrario al provvedimento. Tuttavia, il presidente della BC ha elogiato, durante un evento organizzato dalla FGV questo venerdì, la rapidità con cui il Ministero delle Finanze ha annunciato la revoca delle accuse.
CNN Brasil